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Zani pentito? Affatigato perde i colpi

Nel corso di un poco edificante scambio di battute su facebook Marco Affatigato "esporta il lutto", cioè riveste i panni del rivoluzionario duro e puro e trasferisce su altri la croce del collaborazionista. Attività che pure ha rivendicato con orgoglio  ma che evidentemente comincia a pesargli. Stranamente, però, lui che è sempre stato preciso e attento alla verosimiglianza delle sue ricostruzioni storiche stavolta infila due grossolani falsi storici. Ma vediamo come.
Massimo Dellagnello Stagione in cui maggior facilità hanno i provocatori a piazzarsi tra le fila dei più senza essere notati. Uno dei provocatori storici della strategia della tensione, un collaboratore dei servizi segreti deviati italiani ed esteri, un depistatore, sta provando in questi giorni a presentarsi come un soggetto politico. Il... suo nome è Marco Affatigato e se ne va in giro, soprattutto su internet, a vantare un passato diverso dal suo, sperando di approfittare della buona fede, dell'ingenuità, della poca conoscenza di chi, magari giovanissimo, non ha la più pallida idea di quanto ambiguo, sconcertante e pericoloso sia stato – e resti – un certo mondo in grigioscuro''

Marco Affatigato Non mi tocca quanto scrivono Iannone (Casa Pound) e Adinolfi. Poiché a differenza di altri, quali Gabriele Adinolfi (noreporter.org) e Signorelli che ho invitato entrambi ad un confronto pubblico che è stato dagli stessi "censurat...o" (su Wivamafarka) e rifiutato successivamente , ho la mia coscienza a posto . Mi sono fatto la galera e forse la farò ancora. Vivo tranquillamente a Lucca, invitando camerati a casa mia . Non ho scorte di nessun tipo . Quanto scrivono loro è unicamente il timore di "perdere il bastone del comando" sui giovani oppure un "consolidato presente su un falso del passato" che verrebbe a frantumarsi innanzi ad un muro di coerenza nelle e con le proprie Idee , coi propri Valori che trasporto nella vita quotidiana e politica. (...) Un appunto mi si permetta di ricordare.
Fabrizio Zani , integerrimo camerata degli anni '80-'85, già di Avanguardia Nazionale, venne accusato, processato e poi assolto per l'uccisione di Mauro Mennucci (militante di Ordine Nuovo di Pisa ). Mauro Mennucci, a giusta ragione era accusato dai "nazional-rivoluzionari" di aver "venduto Mario Tuti alle forze dell'ordine". Da questa accusa scaturì una "condanna a morte".
La magistratura inquirente stabilì che l'esecutore materiale di tale "condanna a morte " era stato Fabrizio Zani . La magistratura giudicante poi invece lo assolse. Oggi Fabrizio Zani è un "collaboratore pentito" , non lo dico io ma la magistratura giudicante e lui stesso nei vari interventi che ha fatto a livello giudiziario ed anche in un libro nel quale indica la motivazione per la quale ha deciso di "collaborare" : l'essersi sentito strumentalizzato prima e successivamente abbandonato dai suoi camerati.
Se l'ipotesi della magistratura inquirente di Pisa fosse stata vera, spero solamente che quando lo Zani "trapasserà" incontri il Mennucci e che questi riesca a sputargli in faccia. ...come , se capitasse l'occasione di un confronto pubblico con Iannone, Adinolfi e Signorelli , farei io verso di loro ! dopo naturalmente aver mostrato chi sono lorto e chi sia io. Peccato che abbiano rifiutato questo confronto pubblico .

Bene: Fabrizio Zani è stato condannato due volte all'ergastolo. Per l'omicidio Mennucci e per la sparatoria di piazza Irnerio. Si è fatto una ventina di anni di galera filati, quasi tutti nel circuito dei carceri speciali, prima di accedere ai benefici della legge Gozzini. Solo DOPO aver estinto la libertà condizionata, quando quindi non ci poteva essere il minimo dubbio che ne potesse ricavare qualche beneficio (è incredibile ma c'è gente che ci tiene a dimostrarsi disinteressata) si è deciso a ricostruire quegli anni. E' stato sentito come imputato in procedimento connesso (Ordine nero, di cui ha rivendicato il copyright) al processo per piazza della Loggia ma al Dap è classificato come irriducibile: tant'è che rifiutò il colloquio con il capitano Giraudo. Della sua anomala decisione di ammettere ex post i suoi delitti (su cui in sede processuale si era sempre "buttato negativo" e di accusare Pagliai de relato come autore della strage di Brescia si è a lungo parlato in questo blog.

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