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La storia del Msi vince il premio Festival al Salerno film festival 2a edizione

Ultimora: PREMIO FESTIVAL al film

ME NE FREGO: DAL M.S.I. AD OGGI di Margi VILLA
prod. Elements Produzioni
L’attenta distinzione tra movimento e partito, espressa attraverso una serie di testimonianze affascinanti e coinvolgenti, senza nessuna concessione a facile piaggeria.

di Giuseppe Parente
Me ne frego, dal Movimento sociale Italiano ad oggi, la storia della destra Salernitana, raccontata da Margi Villa, attrice e giovane regista di origine salernitana, in concorso al festival internazione del cinema di Salerno, che è attualmente in corso di svolgimento fino al 20 novembre del 2010, che verra presentato alla giuria e al pubblico mercoledì 17 novembre, con inizio alle ore 16:15, presso il cine teatro Augusteo di Salerno.
Dichiara la giovane autrice : “ più che un semplice documentario, si tratta di un vero e proprio film documento, una lunga carrellata di testimonianze di ricordi di avvenimenti, un articolato excursus che ha segnato la storia della Destra, nella città di Salerno".
Il documentario parte dalle origini del Movimento Sociale Italiano, presente nella seconda città della regione Campania, già dopo poco tempo dalla sua fondazione, data 26 dicembre 1946, facendo emergere lo spirito della vera Destra, un movimento e non un partito storico, che aveva un grande merito, quello di avvolgere tutte le categorie, un movimento distinto e distante dalle logiche del potere ed veramente protratto al sociale.
Sono state tante le testimonianze raccolte, dei militanti più disparati, di questo partito, che anche a Salerno, viveva nella ghettizzazione, dal veterano edicolante di Via Mercanti Livio Pellici, ai giovani come Aldo Crudele, Eugenio Ciancimino, Pippo Falvella, Sergio Rossi e Gerardo Sano, passando per i protagonisti politici attivi nelle istituzioni come Cesare Festa, l’ex senatore Vincenzo Fasano, Fernando Zara, con testimonianze anche dell’universo femminile missino, di Anna Gioia Villa e Milena Norelli e di Donna Assunta Almirante.
Sono tante le tappe ripercorse nel film documento, dalle prime tessere sottoscritte, all’unico governo cittadino targato Msi, passando per gli scontri di piazza Malta, tra giovani missini e attivisti della sinistra extraparlamentare, al comizio di Giorgio Almirante nel 1983, con un capitalo dedicato all’uccisione del giovane Carlo Falvella e il suo ricordo portato avanti, in anni difficili, prima da Livio Apicella, in qualità di dirigente di Forza Nuova, poi dai giovani dell’associazione Salerno Futurista, legata al circuito Casa Pound Italia, arricchite da foto ed immagini di repertorio. Diversi anche sono stati i ricordi di quegli anni, raccontati da personalità di spicco della città, che hanno vissuto quelle pagine di storia, Giacomo Mele, Dino Cassani, l’ex deputato Nino Colucci, Franco di Marino.
L’analisi dei tempi più recenti, dalla vittoria del 27 marzo 1994 al congresso di Fiuggi, fino alla “nascita” del popolo delle libertà, è affidata a testimoni diretti quali Edmondo Cirielli, ora convertito al berlusconismo della seconda maniera, dopo essere stato fedele di Fini, a Sergio Valese, storico rappresentante delle istanze della destra sociale, ora segretario provinciale del movimento de La destra di Storace e Pietro Cardella, storico dirigente giovanile del Msi pri-ma di An poi, ora membro dello staff del presidente della provincia Cirielli.
Il film, senza ombra di dubbio, dichiara la giovane regista, lascia, volontariamente, aperto l’interrogativo sul futuro della destra in Italia, e su quanto dell’eredità sarà raccolta dai nuovi partiti, di sicuro emerge nel documentario la capacità straordinaria di Salerno come set cinematografico.
Per quanto riguarda la realizzazione del documentario Margi Villa dichiara :”è un prodotto low- budget, perché un film documento storico non può essere finanziato, perché altrimenti il finanziatore vuole dire la sua, per questo motivo l’ho fatto con i soldi che guadagno come attrice, ed è un prodotto che devo alla mia città, Salerno, al mio partito di pochi e non per tutti, non ora che esiste una destra di governo, la cui cultura non ci appartiene.

3 commenti:

  1. Trovo questa iniziativa interessantissima e mi piacerebbe poter vedere il documentario...se Ugo potesse postare qui come fare gline sarei grato.

    Credo che ogni citta' di media grandezza o di provincia abbia storie simili che varrebbe la pena di raccontare, io stesso pur avendo diciamo militato principalmente a Roma ho esperienza personale delle storie del nostro ambiente in citta' come Pescara , Cosenza e Trieste negli anni dal 68/69 alla fine degli anni 80...tutte storie interessanti !!

    Stefano Orlandini

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  2. Salve, l'articolo ben descrive il cortometraggio-documentario che ho avuto la fortuna di vedere al Cinema Augusteo a Salerno. Spero che in ogni città ci possano essere queste importanti operazioni di recupero della memoria. Ha reso un grande servizio Margi Villa all'ambiente ma anche alla ricerca storica, molti vecchi camerati purtroppo stanno morendo e raccogliere i loro ricordi è opera urgente che servirà in futuro a capire un pezzo d'Italia. E' stata quindi compiuta anche un'importante operazione di recupero storiografico, immagini, commenti, documenti...tutto ciò sarebbe irrimediabilmente andato perso. Spero che il documentario possa avere una diffusione anche fuori Salerno ed anche al di fuori della nostra comunità. REsta però l'amarezza di constatare come in tanti siano cambiati negli anni, proprio anche nell'approccio alla politica, come l'idealismo abbia lasciato il posto ad un pragmatismo che era sconosciuto ai purissimi missini.
    Livio da SAlerno

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  3. Un excursus low - budget che mette in evidenza le grandi capacità della regista e ideatrice, che è riuscita a trasferirci con chiarezza e verità un periodo storico ma sopratutto i sentimenti, gli ideali, le passioni che oggi sono lontani dalla nostra visione della politica.
    complimenti!
    Annarita da Salerno

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