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Lo scandalo dei "neofascisti all'ambasciata" guadagna la copertina di Dagospia

 

Ha guadagnato l'onore della copertina di Dagospia (il top dell'informazione web) il caso Dugina. E cioè lo scandalo sollevato da Paolo Berizzi su la Repubblica sui "neofascisti italiani all'ambasciata russa". Cioè il fatto che, in occasione di una cerimonia diplomatica, rientrava nel programma una cantata per Daria Dugina, l'intellettuale radicale uccisa da terroristi ucraini. E quindi l'ambasciatore ha invitato l'autrice (Ines Pedretti) il regista (Rainaldo Graziani) e l'editore italiano di padre e figlia Dugin (Maurizio Murelli). E quando ha saputo di un'interrogazione parlamentare per cittadini italiani invitati a un'ambasciata con regolari relazioni diplomatiche ha trovato la cosa bizzarra

Le Repubblica, ovviamente, sotto attacco giudiziario (Graziani ha annunciato querela) ha intervistato subito Lia Quartapelle:

Giovanna Vitale per repubblica.it

 

lia quartapelle foto di bacco (3)LIA QUARTAPELLE FOTO DI BACCO (3)

“Non è la prima volta che l’ambasciata russa cerca di interferire sull’attività del Parlamento italiano e, temo, non sarà neanche l’ultima. A meno che tutte le forze politiche del Paese – alcune delle quali cieche di fronte ai danni prodotti da Putin ai fondamentali principi di libertà e giustizia – non reagiscano compatte a difesa del nostro spazio democratico”.

 

La deputata del Pd Lia Quartapelle, attaccata dalla diplomazia moscovita di stanza a Roma per l’interrogazione presentata a Montecitorio sulla presenza di tre esponenti neofascisti alla commemorazione di Daria Dugin nella sede dell’ambasciata, dice di non essere spaventata. “Ma preoccupata sì: non tanto per me, ma per quello che un’aggressione così diretta ed esplicita a un singolo parlamentare italiano significa”. 
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Dal suo canto l'editore di Dugina, Maurizio Murelli, con i suoi modesti mezzi (la pagina facebook che ha un robusto e qualificato panel di lettori) tira una bella martellata a Lia Quartapelle:

Udite, udite! Con due articoli usciti in simultanea su "Repubblica" e "Dagospia", Lia Quartapelle asserisce (in un'intervista) che Putin IN PERSONA si sta occupando di lei e delle sue strampalate interpellanze parlamentari.
Quando si dice soffrire di ipertrofia dell'io! Magari meno canne e più coperta di Linus le farebbe bene alla salute. Credo che Putin conosca bene il nome dell'ultimo netturbino di Roma, ma dell'esistenza di Quartapelle anche no.

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