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Firenze, un professore accusa: hanno cominciato i collettivi

AGGIORNAMENTO - Un professore che lavora al liceo Michelangiolo di Firenze racconta oggi a La Nazione la sua versione dell’agguato. E punta il dito contro i Collettivi di sinistra. Anche se non vuole che il giornalista faccia il suo nome. Perché la sua «è una scuola molto politicizzata». Così, secondo il testimone, si è accesa la miccia: 
C’era questo volantinaggio dei ragazzi della destra. Sono usciti quelli dei Collettivi e hanno cominciato ad insultarli e strappare i volantini. Hanno tirato delle spinte e a quel punto quelli di Azione Studentesca hanno cominciato a picchiare. E sicuramente hanno esagerato. 

[ITALO BOCCHINO e TOMASO MONTANARI]

Estratto da secoloditalia.it

 


Ma Tomaso Montanari è un docente o un bullo da tastiera? Da come si comporta sui social si sarebbe portati a credere che sia vera la seconda ipotesi. Montanari è un odiatore seriale. E’ uno che giunse a dire che il libro di Giorgia Meloni non doveva essere pubblicato perché, appunto, un libro fascista. In queste ore, ha appena finito di prendersela con l’Inno di Mameli (razzista, maschilista e bellicista ergo da cambiare) e ha trovato un altro nemico da bersagliare a suon di tweet. O almeno così spera.


Dopo essersi scontrato con Italo Bocchino nella trasmissione di Lilli Gruber sui fatti di Firenze, che secondo Montanari sono paragonabili al delitto Matteotti (ha scritto proprio così, davvero) oggi il prof rancoroso posta una foto di Bocchino a 11 anni accanto a Giorgio Almirante. Il compianto leader del Msi che traghettò i neofascisti nell’alveo del sistema democratico-parlamentare. Un leader del quale furono mandati i funerali in diretta sulla Rai. E ciò a beneficio dei tanti idioti che hanno commentato in modo offensivo il tweet di Montanari, il cui livello si commenta da solo, addirittura ritirando fuori la bufala del “fucilatore” smentita già decine di volte.

 

 

italo bocchino giorgio almiranteITALO BOCCHINO GIORGIO ALMIRANTE

Questa la raffinata chiosa con cui Montanari accompagna la foto: “Un giovanissimo #Bocchino posa con il segretario di redazione della “Difesa della razza” (organo delle leggi razziali del 1938), teorico del razzismo e dell’antiguidaismo, gerarca repubblichino, fondatore del neofascista MSI. Principio sì giulivo ben conduce…”. Italo Bocchino risponde a stretto giro: “Orgoglioso di questa foto. Prima di parlare di Almirante sciacquati la bocca perché grazie a lui un pezzo di Italia si parlamentarizzò partecipando sin dal ‘48 alla vita democratica della Nazione. Non è un caso se l’unico simbolo in Parlamento da 75 anni è la Fiamma. Rassegnati”.

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