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La padrona si difende: nessun busto del Duce, solo una scatola di vino

 

 "Bastardi, dovete chiudere, dovete fallire. Almeno una quindicina di telefonate di questo tenore da mezzanotte di ieri, forse dopo che il video è stato postato sui social non saprei. Ma tutto per una cassa di vino di Predappio, con la cartina geografica e la faccia di Mussolini". Nunzia è la titolare del ristorante dove domenica sera un cameriere, avrebbe tenuto comportamenti razzisti chiedendo ’scusa a Benito’ per dover servire clienti dalla pelle nera. Dopo la denuncia su Facebook della famiglia di origini senegalesi è seguita quella ai carabinieri.
"Non mi hanno ancora contattato - dice Nunzia - ma quando verranno gli dirò di prendere i video delle telecamere di sorveglianza così si capisce che non è stato detto nulla di male". 
Ma allora cosa è successo?
"Secondo me - spiega ancora 
Nunzia - è stato tutto per la scatola di vino che  lì da anni. Sa, quelle scatole di cartone che hanno sopra la cartina di Predappio e la faccia di Mussolini. L’avevamo appoggiata davanti a una finestra che non chiude bene. Insomma per tappare un buco, ma adesso l’abbiamo tolta. Secondo noi ce l’ha regalata un cliente, non so da quanto tempo era lì".
Dal ristorante aperto da 12 anni, si dicono "apolitici e chi fa questo mestiere al pubblico non può essere razzista, figuriamoci abbiamo anche il menù in arabo noi. Mi dispiace perché ricordo quella famiglia, era molto bella, ben vestita e ho anche preparato la torta per la bambina. Non capisco, quando hanno finito di cenare mi sono sembrati contenti". 
[In realtà la sorella della donna che farà la denuncia fa un' imbruttita già nel locale: 

"Ieri però ho dovuto chiudere il telefono in un cassetto - conclude Nunzia - almeno 15 telefonate di insulti brutti contro di noi. Ma la scatola di vino l’abbiamo tolta subito e sono sicura che il cameriere non ha detto nulla di razzista".

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