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Destra radicale europea inferocita sul sì al Recovery Plan


I leader dei principali partiti di estrema destra e anti-Ue sono in rivolta sui social dopo l'ok al Recovery Plan da parte del vertice Ue, durato quattro giorni. Da Le Pen a Wilders, che se la prende con gli italiani. La francese Marine Le Pen, leader dell'estrema destra francese, ha descritto l'accordo come "la peggiore intesa per la Francia nella storia dell'Ue" e ha accusato il presidente Emmanuel Macron di aver sacrificato "il nostro futuro e la nostra indipendenza per proteggere il suo ego". Il sovranista olandese Geert Wilders attacca direttamente gli italiani: "Il primo ministro Giuseppe Conte è molto soddisfatto. Ottiene 82 miliardi di regali con i nostri soldi. Gli italiani sono tre volte più ricchi degli olandesi e lì difficilmente pagano le tasse. Ora saremo noi a pagarli, grazie alle ginocchia deboli di Rutte", ha scritto in uno dei tweet adirati parlando di "390 miliardi di regali all'Europa meridionale, una follia". Jessica Stegrud, deputata del partito nazionalista svedese, ha dichiarato che l'accordo consegna "più poteri a Bruxelles", salva l'Ue nel breve periodo ma colpisce "i contribuenti svedesi indebibitati"

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