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Nessuna riconciliazione con l'infoibatore. La Trieste "nera" cosi festeggia i 75 anni dalla fine dell'occupazione slava

Il 12 giugno di settantacinque anni fa,  finiva l'occupazione slava della città di Trieste. Settantacinque anni dopo, il Comune di Trieste ha istituito la Giornata di liberazione dell'occupazione jugoslava, che fu cruenta e dolorosa per i triestini e rappresenta un primo passo verso la verità storica.
40 giorni di violenza e di morte, per mano dell'Ozna, la polizia politica del maresciallo Tito, contro tutto ciò che era italiano, 40 giorni di morte che non hanno mai trovato spazio sui libri di scuola. D'altronde la storia viene scritta dai vincitori.  Cosi come nessuno sembra ricordare che le bande comuniste del maresciallo Tito erano alleati di inglesi e americani, come del regio esercito del maresciallo Badoglio e dei partigiani.
Il 12 giugno del 1945 finiva l'occupazione slava della città di Trieste che restò sotto occupazione inglese ed americana fino al 26 ottobre del 1954.
In occasione della prima giornata di liberazione dall'occupazione jugoslava di Trieste, istituita dal comune, l'associazione Trieste Pro Patria ha organizzato una manifestazione in zona San Giusto alla quale hanno partecipato oltre una cinquantina di persone riconducibili al variegato mondo della destra, dai vecchi militanti del Fronte della Gioventù e di Avanguardia Nazionale al Veneto Fronte Skinheads, Forza Nuova e CasaPound.
E' stato esposto inoltre uno striscione riportante la seguente frase: nessuna riconciliazione con l'infoibatore.



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