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21 giugno 1973: scontri al Cantagallo tra giovani missini e dipendenti "antifascisti"

Lo sciopero "antifascista" dei dipendenti del Mottagrill di Cantagallo che si rifiutano di fare benzina e di far mangiare Almirante e i suoi accompagnatori trova una pronta risposta nei giovani attivisti bolognesi guidati da Pietro Cerullo. Questa la cronaca del Secolo d'Italia
Alcuni giovani appartenenti al Fronte della Gioventù di Bologna, accompagnati dall’on. Pietro Cerullo, si sono recati ieri dalle ore 12 alle 13 all’Autogrill Cantagallo per una civile manifestazione di protesta contro l’inqualificabile atto di teppismo messo in opera dal personale comunista contro Giorgio Almirante che si trovava di passaggio. I giovani nazionali hanno distribuito un volantino in cui si deplorava la faziosa decisione del personale che aveva rifiutato al leader di un partito di tre milioni di elettori di usufruire di un servizio pubblico. Alcuni camerieri e garagisti hanno tentato di aggredire i giovani ma l’azione è stata impedita dalla reazione di essi e dall’arrivo della polizia in servizio presso il ristorante. A seguito degli scontri furono denunciato Pietro Cerullo, Fabio Napoli, Domenico Baldazzi, Roberto Di Giacinto e Marcello Bignami. A seguito del volantinaggio lo stesso Cerullo precisò che gli scontri erano partiti solo dopo che un cameriere si era “avventato con una bottiglia e con un coltello contro i giovani.
Tutt'altra narrazione sulle pagine di Lotta Continua

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