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Trappeto, desta scandalo la "befana fascista" di Forza Nuova

Calze nere come il carbone ma piene di dolciumi per i bambini di Trappeto. Ha scatenato violentissime polemiche l’ultima iniziativa dei militanti di Forza Nuova che ieri hanno allestito un gazebo per distribuire un centinaio di doni nel piccolo comune in provincia di Palermo. Con tanto di logo e fiocco tricolore. A gettare benzina sul fuoco la partecipazione del sindaco Salvo Cosentino e della sua vice Rosita Orlando.
Il quotidiano locale IlTarlo ha aperto le danze pubblicandoo una delle foto diffuse su Twitter dal responsabile provinciale del movimento neofascista, Massimo Ursino. “Per cacciare via le polemiche rampanti attorno a questa vicenda - commenta Francesco Loria, presidente dell’associazione San Cataldo Baia della legalità - qualcuno parlerà di goliardata, altri di provocazione, ma quello contenuto dentro queste calze, è un chiarissimo messaggio politico che sdogana definitivamente il ritorno dell'ideologia fascista”.
“Sono state donate da loro - ha spiegato il sindaco Cosentino -, noi siamo stati invitati in quanto gesto indirizzato ai bambini di Trappeto. Un gesto da apprezzare al di là delle appartenenze politiche. Io e il mio vicesindaco non apparteniamo a Forza Nuova, qualsiasi gesto si faccia positivo o comunque a favore della mia comunità verrà sempre apprezzato dal sottoscritto e dalla mia Amministrazione. Per me non c'è nessuna polemica e l'argomento è chiuso”. Di avviso diverso molti cittadini di Trappeto che hanno contestato la partecipazione del primo cittadino.
Sulla vicende è intervenuto anche Antonio Lombardo, deputato del M5S alla Camera: “Ritengo gravissimo quello che è accaduto. Il locale gruppo neofascista ha pensato bene di sfruttare la figura della Befana e, soprattutto, strumentalizzare l’innocente ingenuità dei bambini, donando 100 calze nere. Al di là delle mie personali considerazioni su questo vergognoso episodio, trovo veramente deplorevole la partecipazione del sindaco e del suo vice alla manifestazione di un gruppo fascista, come ad avallare questo scandaloso evento. Se posso dare un consiglio, chiedete ufficialmente scusa e non autorizzate più alcuna manifestazione ai neofascisti".
Dura la replica della sezione forzanovista di Trappeto, espressa in una nota che pubblichiamo integralmente:
L'invidia ed il rancore - personale e politico - motivato dai più bassi e squallidi sentimenti di coloro che non sono assolutamente in grado di organizzare momenti di comunità sociale e culturale, rivolti non solo ai bambini, come in questo caso, ma a tutti i cittadini di Trappeto, come spesso facciamo, ha fatto gracchiare noti e meno noti tromboni della politica nazionale e locale, gridando al pericolo fascista per una semplice ma bellissima giornata di festa, nella quale, onorati dalla presenza dello stesso sindaco e del suo vice, abbiamo reso lieti i bambini del nostro paese, con dei semplici ed affettuosi regali.
La retorica che ci accusa della strumentalizzazione verso i più piccoli, e la pretesa di contrapporre l'adesione di certuni consiglieri di Trappeto all'evento legato all'antimafia ed alla figura di Peppino Impastato, rispetto alla nostra iniziativa, è ridicola oltre che vigliacca.
Consigliamo, per ultimo, occhiali di migliore qualità e maggiormente affidabili agli spioni di fiducia al servizio di chi, infondatamente, ci attacca, in modo tale da non scambiare per 'cattive' e 'brutte' camicie nere, delle ingenue ed innocue calze ricolme di doni.

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