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La saga dell'antisemitismo: lettere ai consiglieri in Friuli, stella di Davide a Bologna

Sono ormai una decina gli episodi di "antisemitismo a bassa intensità" denunciati a ridosso del giorno della memoria: 3 in Piemonte, 1 in Brianza, 1 nel Vicentino, 1 a Roma Trionfale, 1 nel Beneventano. Ecco gli ultimi due resi noti oggi 

"Dopo 75 anni l’ebreo, è sempre ebreo". 


E’ questa la scritta antisemita delle quattro lettere recapitate ad altrettanti consiglieri comunali di minoranza a San Daniele del Friuli. Un messaggio scritto con un pennarello su un foglio che Paolo Menis, Carlo Toppazzini, Consuelo Zanini e Romano Ovan hanno trovato nella buca delle lettere dove abitano. Il primo a trovare la frase antisemita è stato Paolo Menis, poi tutti e 4 quattro hanno deciso di recarsi alla stazione dei carabinieri per la denuncia. 
Ferma la condanna del sindaco Pietro Valent e del segretario provinciale del Pd di Udine Roberto Pascolat. "Massima solidarieta’ a Paolo Menis, Carlo Topazzini, Consuelo Zanini e Romano Ovan: saremo sempre al vostro fianco per sconfiggere chi, ancora oggi, minaccia, cerca divisione e fomenta intolleranza. Non c’e’ spazio per gli antisemiti in Friuli Venezia Giulia" scrive in una nota Pascolat. "Diffondere la cultura dell’odio - aggiunge Pascolat
- porta ad atti che rinnegano la storia delle nostre città e dei nostri paesi. Dopo Torino e Mondovì tocca a San Daniele, dove una comunità ebraica ha vissuto per secoli". "Qualche giorno fa abbiamo sentito le incredibili e gravissime dichiarazioni di un consigliere comunale, ora - conclude il segretario dem - arriva come uno schiaffo un ulteriore atto di odio a evocare fantasmi che speravamo definitivamente sconfitti".



Shoah: a Bologna Stella David su porta casa familiare deportati


Una Stella di David tracciata vicino al campanello di casa, accompagnata da una freccia che indicava il suo nome e’ stata trovata da un uomo, residente a Bologna, la cui famiglia e’ stata sterminata nella Shoah. L’uomo ha presentato denuncia alle forze dell’ordine, come ha raccontato alla Tgr dell’Emilia Romagna che ha raccolto la sua testimonianza.
"Verso le 10 vado a prendermi un caffe’ al bar e con mia grande sorpresa ho visto - ha raccontato - la stella con la freccia che va verso il mio cognome sul campanello. Ho sentito il cuore battere forte e mi si e’ stretta la gola. Ho pensato alla mia famiglia e mi sono chiesto, sinceramente, e ora cosa devo fare?".

1 commento:

  1. Chi fomenta odio E' chi si permette di fare leggi come LA Segre che non e' neanche italiana e nemmeno cattolica e si permette il lusso a 90 anni il lusso di legiferare in casa altrui vada in israele sta mummia ebrea , gli italiani sono diventati un popolo di eunuchi di gente che fa entrare altri disgraziati che buttano via I documenti per non farsi riconoscere e come colmo dei colmi non vi potete nemmeno lamentare ! altrimenti le leggi Dell'ebrea Segre vi stanano fin sotto il letto ,popolo finito unico mezzo di locomozione che vi si addice LA Bara !

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