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Voto di scambio con la 'ndrangheta, si dimette Roberto Rosso (FdI)

Roberto Rosso si è dimesso da consigliere regionale del Piemonte e da consigliere comunale di Torino. Dopo le pesanti accuse di voto di scambio con la 'ndrangheta per cui è stato arrestato, l'ex assessore della giunta Cirio ha deciso di lasciare le due cariche per le quali era stato eletto. Lo fa sapere il suo avvocato Giorgio Piazzese, che parla di una decisione personale "maturata nella sua coscienza per il rispetto verso le istituzioni e i cittadini". 
Netta la presa di distanza di Giorgia Meloni, leader del suo partito: "Mi auguro dal profondo del cuore che Roberto Rosso dimostri la sua innocenza, che non siano vere le accuse che gli vengono mosse. Ma annuncio fin da ora che Fratelli d'Italia si costituirà parte civile nell'eventuale processo a suo carico, perché in questa vicenda ci consideriamo le prime vittime. Ovviamente, fin quando questa vicenda non sarà chiarita, Rosso è da considerarsi ufficialmente fuori da FdI". Lo dichiara la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Rosso è accusato di aver pagato 15 mila euro in cambio di un pacchetto di voti che alcuni 'ndranghetisti avrebbero dovuto garantirgli alle elezioni regionali dello scorso maggio. Il legale dell'esponente di Fratelli d'Italia, però, sostiene che il suo assistito sia "consapevole della propria totale estraneità alla criminalità organizzata" e auspica che "la vicenda sia trattata nelle competenti sedi giudiziarie, le sole dove può e deve trovare soluzione". Le dimissioni sono state ufficializzate sia in piazza Castello, sia a Palazzo di Città. L'avvocato Piazzese precisa: "Roberto Rosso non era obbligato a dimettersi, la sua è stata una scelta etica autonoma per senso di responsabilità politica".
Al posto di Rosso, in Consiglio regionale subentrerà Davide Nicco, esponente di Fratelli d'Italia ed ex sindaco di Villastellone.

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