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"Non programmi elettorali, ma uomini nuovi". Striscioni in tutta Italia nel giorno dell'omicidio di Codreanu


«Non programmi elettorali, ma uomini nuovi». A 81 anni dal sacrificio di Corneliu Zelea Codreanu, sui muri di tutta Italia è stata ricordata la figura e l’esempio del Capo della Guardia di Ferro romena.
Da Brescia a Roma, da Verona a Catanzaro, moltissime sono state le comunità militanti in tutta Italia, isole comprese,  che si sono coordinate in un’affissione congiunta per riaffermare una visione rivoluzionaria della politica contro il riformismo delle parole che non diventano fatti. Qui invece una testimonianza di un militante degli anni 70 sulla importanza della figura del Capitano nella formazione di quella generazione

Codreanu è necessario, oggi più che mai: la politica è fondata sull’ipocrisia di chi è alla ricerca di voti e visibilità, mentre degrado e ogni tipo di corruzione dilagano e vengono quotidianamente esaltati come veri e propri modelli da seguire da media e influencer.
Nell'Esempio di Codreanu, inoltre, ribadiamo una coscienza veramente europea che va oltre i confini nazionali e tutti quei muri che, come nel 1989, ci vorrebbero ancora divisi.
E non a caso, chi oggi lotta per queste idee viene perseguitato dalla più feroce repressione, fin dentro social ed il web, un tempo considerati uno spazio di libertà d’espressione, mentre i peggiori criminali hanno piede libero, protetti da chi occupa i palazzi del potere. Ma, la repressione più pericolosa è quella che si gioca nei cuori e nelle menti, infatti, il piano è di anestetizzare il coraggio delle giovani generazioni e ci stanno riuscendo.
È compito nostro, che alle loro poltrone e ai palazzi preferiamo le nostre sedi - veri e propri avamposti di libertà - riconquistare il futuro: senza fantasticare nè rimanendo preda di qualche nostalgismo, ma con l’obiettivo di risvegliare l’eroismo che fu dei nostri padri e dei nostri eroi.

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