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3-6 Novembre 1953, la rivolta per Trieste italiana schiacciata nel sangue


Il 3 novembre 1953 migliaia di abitanti di Trieste scesero in piazza per chiedere l’annessione della città all’Italia. Nei giorni seguenti i moti si estesero e furono violentemente repressi dalla Polizia civile italiana – agli ordini del generale britannico Thomas Winterton, capo del Governo militare alleato – che sparò sulla folla uccidendo sei persone e ferendone oltre un centinaio. Peraltro, neanche dieci anni prima, il 10 giugno 1944, Trieste aveva già subito un durissimo bombardamento da parte dell’aviazione angloamericana, che aveva provocato 378 morti e un migliaio di feriti.

Come tanti altri tragici eventi della storia italiana (tra gli altri, i massacri di Casalduni e Pontelandolfo del 1861, la repressione dei Fasci dei lavoratori siciliani del 1895, la strage di San Giovanni in Fiore del 1925, i fatti di Melissa del 1949, i moti di Reggio Calabria del 1970-1971) anche la rivolta di Trieste trova poco spazio nei testi scolastici ed è stata quasi totalmente rimossa dalla memoria collettiva nazionale. LEGGI TUTTO

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