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Sangue a San Siro, arrestato un Mastiff per omicidio volontario di Belardinelli


Il napoletano Fabio Manduca, 39 anni, è stato arrestato nella sua abitazione per l’omicidio di Daniele Belardinelli, l’ultrà del Varese Calcio, i cui tifosi sono gemellati con l'Inter,ucciso il 26 dicembre nei pressi di San Siro.
Fabio Manduca, titolare col fratello di un’impresa di pompe funebri, ha precedenti per furto, ricettazione, commercio di prodotti falsi e truffa. Avrebbe legami con clan camorristici e con il gruppo ultras partenopeo dei ’Mastiffs’. E’ quanto emerge dalle indagini del procuratore aggiunto Letizia Mannella e dei pm Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri.
Da tempo le ricerche della Digos milanese si concentravano nell’area campana, soprattutto a partire dalle auto che erano state individuate osservando le immagini delle telecamere di sorveglianza di via Novara, dove era accaduto l’episodio.

Quando Fabio Manduca ha accelerato verso il gruppo di ultrà interisti, che assaltarono la ’carovana’ di macchine dei tifosi rivali il 26 dicembre 2018, era consapevole che con quella manovra avrebbe potuto uccidere Daniele Belardinelli, come poi è accaduto. Per questo motivo nelle indagini della Procura di Milano, guidata da Francesco Greco, è stato contestato al 39enne l’omicidio volontario nella forma del ’dolo eventuale’, ossia con l’accettazione del rischio dell’evento.
Manduca, infatti, dopo aver sorpassato un’altra macchina, un’Audi A3, secondo le indagini, non ha fatto alcunché per evitare gli ultrà interisti che avevano invaso la carreggiata in via Novara all’inizio degli scontri, ma anzi si è diretto contro di loro con la sua Renault Kadjar, ha centrato Belardinelli, gli
è passato sopra e non si è fermato.

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