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Nicola Bombacci e la rivoluzione italiana, a 140 anni dalla nascita. Venerdì il convegno a Milano


Nicola Bombacci e la rivoluzione italiana a 140 anni dalla nascita è il tema di un convegno previsto per venerdì 25 ottobre  presso la sala convegni dello Spazio Ritter a Milano con inizio alle ore 18,00.
Interverranno, in qualità di relatori: Andrea Scagliano, storico e autore de “La Verità di Nicola Bombacci. Forlì - Mosca -Salò”
Gianluca Passera, scrittore e presidente del Circolo Culturale “Nicola Bombacci”, Carlo Persano, redattore di Ordine Futuro, moderati da Lorenzo Nicola Roselli, responsabile del Cuib d'Avanguardia.




Nicola Bombacci è un nome scomodo, maledetto, ingombrante e, proprio per questa ragione, un nome con cui chiunque si interessi della storia politica del primo novecento italiano si è prima o dopo imbattuto.
Giudicato un opportunista dalla storiografia ossequiosa verso la parte dei vincitori (che dopo averlo fucilato senza processo e appeso al pubblico ludibrio, gli affibbiarono anche l’infame titolo di “traditore”), un fulgido esempio di coerenza rivoluzionaria per la memorialistica socialr epubblicana, Bombacci emerge solitamente come oggetto di diffamazione o aneddotica.
A cagione di ciò, giunti a 140 anni dalla sua nascita (ottobre 1879), il CUIB d'Avanguardia insieme ad Ordine Futuro, Il Pensiero Forte e la comunità militante Sacrum Facere ha voluto organizzare un incontro di approfondimento sulla sua figura, letta nella componente storica senza prescindere dalla valenza ideologica che tutt'oggi permane con estremo vigore.
Un’occasione per comprendere davvero il profilo e l’ardita visione del (usando la fortunata locuzione di Arrigo Petacco) “comunista in camicia nera”, oltre le vili deformazioni del campo avversario ma anche la facile quanto inconcludente retorica su uno dei più complessi e affascinanti rivoluzionari della storia italiana.






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