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L'unico giornalista nel processo "Espresso" è l'imputato Castellino

Si è aperto ieri mattina il processo a Giuliano Castellino, coordinatore di Forza Nuova Roma, e Vincenzo Nardulli, leader di Avanguardia Nazionale, imputati per un'aggressione a due cronisti de l'Espresso che è stata smentita nella testimonianza degli agenti della Digos presenti al Verano la mattina dello scorso gennaio. 
Era infatti in corso l'omaggio ai caduti di Acca Larentia indetto dalla comunità di Avanguardia. La costituzione di parte civile della Federazione Nazionale Stampa Italiana è stata contestata da Valerio Arenare, responsabile del dipartimento Lavoro e Politiche Sindacali di Forza Nuova: "Considerato che Marconi e Marchetti, le due presunte parti offese di un reato inesistente, non sono giornalisti, ovvero non sono iscritti né all'albo dei pubblicisti né tantomeno dei professionisti, è a dire poco paradossale che si sia costituita parte civile la Federazione della stampa italiana, ovvero il principale sindacato di categoria. Infatti, a memoria, non si ricorda che un sindacato fosse parte civile in un processo in cui le sedicenti vittime non appartengono alla categoria professionale rappresentata; e tanto più la cosa è vergognosa perché Giuliano Castellino, a differenza dei due pennivendoli de l'Espresso, è, lui sì, un giornalista, cui la Federazione della stampa ha palesemente ed ingiustificatamente voltato le spalle". Per queste ragioni Forza nuova chiede le dimissioni di Giuseppe Giulietti, presidente in carica dell'FNSI, perché non è tollerabile che a rappresentare la stampa vi sia una persona apertamente schierata dal punto di vista ideologico, e che fa della faziosità politica un elemento cardine dell'attività giornalistica".
Il processo è partito in sordina. A segnalare il fatto è Giacinto Reale, ieri presente in aula per esprimere solidarietà agli imputati: 
Ho sfogliato (e risfogliato, per maggiore sicurezza) Corriere della Sera e Repubblica, pagine nazionali e cronaca di Roma, ma dell’udienza di ieri in merito alla (presunta) aggressione, al Verano, a gennaio, a due giornalisti ad opera di “cattivacci neofascisti” nessuna notizia.
Sono d’accordo con voi che una (presunta) aggressione conclusasi con tre giorni di prognosi ad uno solo dei due (presunti) aggrediti è una non-notizia, ma era stato fatto un tal battage pubblicitario, che almeno due righe meritava....e poi, ieri c’era stata anche la costituzione come parte civile della Federazione della Stampa.
Invece niente.
Mi viene il sospetto che questo silenzio trovi la sua ragione nel fatto che gli agenti presenti sul posto abbiano ieri negato qualunque aggressione, sbugiardando così i (presunti) aggrediti.
Mi tormenta il dubbio che se, per ipotesi, fosse stata confermata in udienza la tesi dell’aggressione, i vari Saviano e i loro reggicoda si sarebbero scatenati nella denuncia del pericolo neofascista.
Mi indigna che tutto ciò sia finora costato sette mesi sette (!) di arresti domiciliari ai (presunti) responsabili.
Mi incuriosisce sapere se la stampa “di destra”, quella che si scatena –con giusta ragione- contro i Magistrati pronti a scarcerare extracomunitari che i poliziotti hanno denunciato come responsabili di violenze, dirà qualcosa su questo caso “all’inverso”: Magistrati che comminano pene "preventive" nei confronti di Italiani (buoni Italiani) giudicati incolpevoli dagli stessi poliziotti.
Non intendo, però, comprare altri quotidiani...se qualcuno ha notizie, lo ringrazio.

PS: siccome non amo le ipocrisie, un’ultima cosa intendo dirla: mi sconcerta (è un eufemismo) il silenzio del (ex?) neofascismo di rito milanese e dei sostenitori del saluto romano come manifestazione “scimmiesca”, sulla vicenda che, se non altro per il risvolto “punitivo”, proprio secondaria non è ....umane miserie, sulle quali è meglio soprassedere

1 commento:

  1. Su internet c'è un link di Radio Radicale che riporta tutta l'udienza del 21/10 del processo a Vincenzo e Giuliano.

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