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Giovanni Bellerè, le 4 giornate di Napoli: un pacco

Secondo la storiografia ufficiale, le quattro giornate di Napoli di cui quest'anno si festeggia il settantaseiesimo anniversario ( 27-30 settembre) furono un episodio storico di insurrezione popolare avvenuto nel corso della seconda guerra mondiale attraverso le quale, i civili con l'apporto di militari fedeli al regno del Sud, riuscirono a liberare la città di Napoli dall'occupazione delle forze armate tedesche.
La pensa diversamente Giovanni Belleré storico esponente del Movimento Sociale Italiano, ex consigliere provinciale di Alleanza Nazionale prima, di Futuro e libertà poi in un post pubblicato su Facebook e condiviso anche dal magistrato Luigi Bobbio, ex sindaco di Castellammare di Stabia e Senatore della Repubblica nella XIV legislature nella fila di Alleanza Nazionale.
Post che pubblichiamo nella sua interezza.



Dal profilo Facebook dell'amico Avv. Giovanni Bellere', copio e integralmente condivido.
"Le 4 giornate di Napoli rappresentano uno dei tanti pacchi rifilati dai napoletani.
A liberazione avvenuta 7.000 napoletani presentarono domanda al Ministero degli Interni per ottenere la qualifica di "patriota" e quindi le sovvenzioni previste dallo stato.
I pochi tedeschi che stanziavano a Napoli dopo lo sbarco degli alleati a Salerno (tra l'altro con numerose perdite) lasciarono Napoli per assestarsi insieme agli altri camerati a Cassino per rinforzare la linea Gustav.
Per finire è bene ricordare che né Kesselring, Westphal e von Vietinghoff, né Churchill, Alexander e Clark, né Liddell Hart e gli altri massimi studiosi di storia militare hanno mai accennato a una insurrezione o sommossa che abbia in qualche modo accelerato o intralciato la ritirata del presidio tedesco da Napoli.
#pacco ".

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