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Diodato(Fdi): l'attuale amministrazione cancella pezzi della storia della nostra città: sono peggio dell'Isis

Nella Galleria Laziale, che collega il popoloso e popolare quartiere di Fuorigrotta a Mergellina si poteva ammirare un fascio littorio, fregio e testimone del periodo storico di realizzazione del tunnel, mentre dal ponte di Via Stadera, si poteva ammirare la scritta Saluto al Duce. Simboli e fregi di un passato, di una architettura che erano stati sempre rispettati dai vari governi cittadini che si sono succeduti in oltre settant'anni di storia repubblicana, ma che non piacciono alla attuale amministrazione comunale guidato dal sindaco Luigi De Magistris che ha pensato bene di occultare sia il fascio littorio che la scritta Saluto al Duce.
A denunciare questo comportamento, tipico dei regimi intolleranti, è Pietro Diodato,  storico esponente della destra partenopea, nel Movimento Sociale Italiano prima, in Alleanza Nazionale poi, nel Popolo della libertà, in Futuro e libertà, ora dirigente   di Fratelli d'Italia con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook che riportiamo fedelmente.





Che esseri meschini!
La prima foto ritrae la galleria Laziale(1925), mentre la seconda il ponte di via Stadera (subito dopo il cimitero di Poggioreale), dello stesso periodo.
L'attuale amministrazione, indiscussa carnefice della nostra città e di molti dei suoi monumenti artistici, parchi e giardini di storica memoria, ha pensato bene di liberare Napoli dal fascismo occultando, da un lato, il fascio littorio,fregio e testimone del periodo di realizzazione del tunnel, dall'altro la scritta SALUTO AL DUCE che sormonta il ponte. Entrambi, sempre rispettati da tutti i governi cittadini, a ragione dell'apprezzamento della cosiddetta "architettura tra le due guerre" che tanto diede alla città di Napoli.
Peggio dell'Isis!

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