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Speciale Diabolik/5 - L'omaggio degli ultras laziali al capo ammazzato



Sciarpe biancocelesti, vessilli e gagliardetti della Lazio, foto, fiori e la scritta Irriducibili. La panchina nel parco degli Acquedotti a Roma dove è stato ucciso ieri sera il capo ultras Fabrizio Piscitelli è già un piccolo ’santuario’ dei tifosi laziali. Così anche ieri sera davanti alla sede degli Irriducibili di via Amulio, in zona Tuscolana, a poca distanza da dove si è consumato l’omicidio, tifosi e amici avevano portato il loro saluto al leader ammazzato.

I fiori, ciao Fabrì, la fascia biancoceleste, la tela con la scritta Diablo e l’inconfondibile immagine di Diabolik, il personaggio dei fumetti dal quale Fabrizio Piscitelli aveva preso in prestito il nome. Davanti alla sede degli Irriducibili di via Amulio, sulla Tuscolana, si piange, si portano fiori e si preparano pensieri per raccontare uno dei protagonisti più noti della tifoseria romana. Nessun commento ufficiale, ci penseranno loro, assicurano. "Fabrizio ora è dentro ognuno di noi", si limitano a dire. 




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