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Comunità di Avanguardia, tra guardie e ladri assassini noi stiamo con i camerati assassinati

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nota della comunità politica di Avanguardia su quanto accaduto a Roma con l'uccisione del carabiniere Marco Cerciello Rega da parte un giovane americano che lo ha colpito con 12 coltellate,  nei giorni scorsi e sull'atavico vizio, tutto italiano di schierarsi come  i peggiori tifosi o con le forze dell'ordine o con l'assassino.


Viste le continue polemiche di questi giorni su quanto accaduto a Roma, in quel che è sempre più diventato un paese di tifosotti virtuali grazie anche ai social network, diventano d'obbligo delle precisazioni su dei Punti Fermi che dovrebbero esser scritti, se non scolpiti, nel DNA di chi si auto- definisce un Camerata, ma spesso invece"scordati" da parecchi destrorsi in preda alla perenne infatuazione per le "forze dell'ordine" (o per qualche magistrato)


CHIAREZZA
Chi era a sparare alla schiena dei soldati italiani nella ritirata di Caporetto?
Chi arrestò Mussolini il 25 luglio?
Chi era a prelevare Ettore Muti per portarlo sul luogo della sua esecuzione?
Chi sparò a Giancarlo Esposti?
Chi sparò a Stefano Recchioni?
Sempre gli stessi, sempre i militari dell'arma dei carabinieri, le "guardie del re", la "polizia militare".

Così come non dimentichiamo Riccardo Manfredi caduto nel corso di un tentativo di evasione, Riccardo Minetti e Nanni de Angelis "suicidati" nelle carceri di madama democrazia, Alberto Giaquinto assassinato alle spalle da un agente della digos, Pierluigi Pagliai assassinato da agenti dell'antiterrorismo, come non dimentichiamo tutti gli altri Ragazzi caduti nella lotta al sistema.
Noi non abbiamo dubbi da che parte stare: noi stiamo esclusivamente dalla parte dei Nostri Camerati!
Noi stiamo con Vincenzo Nardulli e Giuliano Castellino, a tuttora privati della Libertà con i più assurdi e strumentali pretesti

RIVOLUZIONARI SEMPRE
REAZIONARI MAI

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