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Sullo sgombero di CasaPound va in onda una nuova puntata della sceneggiata grillina

In un caldo giovedì 25 luglio è andata in scena una nuova finzione politica targata Movimento Cinque Stelle.
Da una parte, per mano del sindaco Raggi, il Movimento ha riscoperto nobili sentimenti antifascisti ed ha chiesto niente poco di meno che la rimozione della scritta in marmo CASAPOUND posta sulla facciata dell'edificio romano occupato dai militanti del movimento politico guidato da Simone Di Stefano e Gianluca Iannone.
Dall'altra parte, a poche ore dalla richiesta della rimozione della scritta in marmo, il Movimento Cinque Stelle ha votato contro l'ordine del giorno al decreto sicurezza bis, presentato dal Partito Democratico che prevedeva proprio lo sgombero di quello stabile.
Di questa sceneggiata, in salsa cinque stelle ci parla, con maggiori dettagli, il collega Stefano Minucci, in un articolo pubblicato su Democratica.
Articolo che potete leggere nella sua interezza cliccando qui


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