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Torino: tra i 35 mila al corteo del 1 Maggio anche una delegazione di Fratelli d'Italia. Lo sdegno dell'Anpi

Al corteo del Primo Maggio di Torino hanno partecipato oltre 35 mila persone, di cui almeno 2 mila componevano lo spezzone alternativo ed antagonista del corteo caratterizzato dalla presenza di militanti No Tav, esponenti dei centri sociali torinesi tra cui spicca l'Askatasuna ed un discreto numero di militanti e simpatizzanti del Movimento Cinque Stelle.
Un corteo teso, caratterizzato da qualche scontro, con quattro feriti, per fortuna lievi, che è diventato anche una vetrina politica per l'avvio della campagna elettorale per le elezioni regionali e per le europee previste per domenica 26 maggio.
Un consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Carretto è rimasto travolto durante una carica per respingere il gruppo che voleva raggiungere il palco dito n piazza San Carlo prima della fine dei comizi di Cgil Cisl e Uil.
Durante uno scontro tra No Tav e il servizio d'ordine del Pd c'è stato un ferito tra i rappresentanti dem Gianluca Guglielminotti di Sant'Antonino di Susa.
Un Primo Maggio monopolizzato dai candidati alle elezioni regionali ed europee. Oltre al presidente della Regione Sergio Chiamparino, in testa al corteo ci sono tutti gli altri candidati presidente e big dei partiti. Non mancano il portabandiera del centrodestra Alberto Cirio, accompagnato da Andrea Tronzano di Forza Italia e Davide Balena, e il rappresentante del Movimento 5 Stelle Giorgio Bertola. Arriva anche il quarto candidato, Valter Boero del Popolo della Famiglia.
La vera novità accolta con sorpresa ed imbarazzo dai sindacati è stata la presenza di una nutrita rappresentanza dei conservatori e sovranisti di Fratelli d'Italia capitanata da Agostino Ghiglia, più volte consigliere comunali e regionale della destra, che ha dichiarato: è la mia prima volta al corteo del Primo Maggio, ma oggi è diverso, non è  più una manifestazione dei comunisti.
Oltre a Ghiglia, candidato alle prossime europee c'erano i candidati alle regionali Roberto Rosso e Fabrizio Comba. 
Una presenza, quella dei Fratelli d'Italia che non poteva non scatenare lo sdegno della locale sezione dell' associazione nazionale partigiani d'Italia che cosi ha commentato: “Al Primo Maggio i rappresentanti del partito che candida il nipote di Mussolini? È il mondo alla rovescia”.

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