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Ettore De Concilis: la mancata unità del centro destra ad Avellino è da imputare a Forza Italia e quel che resta dei Fratelli d'Italia

(Carlo Alberto Paolino)
L'avvocato Ettore De Concilis, storico riferimento della destra sociale ad Avellino e provincia, segretario regionale del Movimento nazionale per la sovranità, forza politica alleata in Irpinia con la Lega, dalla sua pagina Facebook pubblica un interessante post sulla situazione politica del centro destra ad Avellino. Il centro destra che avevamo conosciuto, fino a pochi mesi fa, con Berlusconi primo attore, Fratelli d'Italia e centristi v)ari al secondo e terzo posto, almeno al Sud, la Lega ultima forza, non esiste più. Il non comprendere il valore delle forze in campo, il non guardare in faccia la realtà, il non riconoscere il giusto peso alla Lega, anche ad Avellino, potrebbe comportare una vittoria del centro sinistra alle prossime amministrative.

Post che riportiamo per intero.



CentroDestra ad Avellino.Allora, chiamiamoci.
Il CentroDestra tradizionale, quello ordinario, quello con "Forza Italia davanti e dietro tutti quanti" non esiste più.
Quindi, tornando semplicemente con la mente all'anno scorso: la lista di Fdi, che non fu, all'epoca, della Partita del Cdx, oggi è scomparsa, limitandosi ad una candidatura dentro la Lista Civica di Preziosi (curiosamente, visto che fu proprio FDI a porre il veto sulla proposta di candidare sindaco Giovanni D'Ercole 12 mesi fa); la Lista UDC dell'anno scorso neanche ci sta più: la parte garganiana ha candidato Angelo Reale con Cipriano, Fausto Sacco era il presentatore della lista di Damiano Genovese, purtroppo ricusata. Non c'è più neanche la civica Noi con Avellino.
Quale sarebbe questo CentroDestra diviso?
Lega e Forza Italia. E basta.
Cioè il primo Partito d'Italia e forza di Governo, da un lato, e un Partito nella fase discendente della sua pur significativa parabola, con consensi sempre più in discesa, dall'altro.
Ora, per favore... gli accordi si fanno in due, ma bisogna pure guardare in faccia la realtà, contestualizzarsi con essa e non vivere di vanagloria.
Ora, secondo LOGICA, per andare al ballottaggio, sfida difficile visto che in linea teorica l'agglomerato elettorale Cipriano+Festa parte da OLTRE IL 60%, che diviso 2, anche a voler ipotizzare una flessione del centrosinistra, comunque vedrà il secondo dei due oltre il 20%, razionalmente, si può fare a meno della Lega? ASSOLUTAMENTE NO.
Chi questo non lo vede, o è cieco o è in malafede.
Quindi, spiegatemi: perché Forza Italia ha preferito trovare intesa con Dino Preziosi, la cui lista GIÀ L'ANNO SCORSO PRESE MENO VOTI DELLA LEGA, e non con la D'Agostino? Chi è che vuole perdere? Chi è che si porta la responsabilità di non aver voluto trovare una sintesi?
Non è detto che il candidato leghista arrivi al ballottaggio, certo. Ma è SICURO che per andare al ballottaggio occorra un candidato leghista, o almeno avere apparentata la Lista della Lega, traino della intera coalizione. Chi nega questo o è cieco o è in malafede.
L'anno scorso gli elettori scelsero di mandare al ballottaggio Ciampi, in spregio ai pronostici e alla coercizione degli apparati. Solo l'anno scorso la città provò a liberarsi dell'ingombrante macigno del vecchio e diede al M5S la possibilità di fare qualcosa di nuovo. Possibile che nessuno, nel mondo di Forza Italia, si sia avveduto che, oggi, solo la Lega può incarnare una pari mobilitazione di coscienza civile? Solo la Lega può rappresentare istanze e aspettative che muovono così tanto voto di opinione? Solo la Lega, può ribaltare la logica del Sistema precostituito?
Se c'è una sola persona che crede che ciò si possa fare senza la Lega, peraltro con la candidatura apicale di una brava persona, ma sicuramente con una storia personale compromessa con quel passato che oggi vogliamo archiviare, alla sua 3° candidatura a sindaco, o è cieco o è in malafede.

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