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Vox, la reazione della Spagna al Globalismo del Partito Socialista ed all'indipendentismo spinto

Alle prossime elezioni legislative spagnole previste per domenica  28 aprile, 
analizza il ’Financial Times’, il corpo elettorale potrebbe votare, con percentuali a due cifre, un partito populista con un messaggio nazionalista di destra. 
Vox ed il  il suo leader Abascal hanno fatto irruzione sulla scena politica lo 
scorso dicembre, vincendo i primi seggi parlamentari in Andalusia, la regione piu’ popolosa, contribuendo alla clamorosa quanto inaspettata uscita di scena dei socialisti del ’Partito socialista operaio spagnolo’ (Psoe), al potere da 40 anni. 
In un bastione di sinistra, hanno scelto Vox cittadini che in passato hanno sempre votato per tre forze politiche storiche del Psoe, Sinistra Unita e Podemos. Un successo ottenuto, secondo gli esperti di flussi elettorali, sfruttando il sentimento di frustrazione della gente per l’immigrazione illegale, che in Spagna ha registrato un boom nel 2018, con circa 65 mila migranti arrivati per lo piu’ in Andalusia. La piattaforma politica di Vox chiede a gran voce  l’espulsione dei migranti illegali, di quanti commettono reati, oltre a un muro invalicabile tra Spagna e le enclave del Nord Africa.
Un altro punto qualificante del programma di Vox è la feroce opposizione al movimento separatista in Catalogna, catalizzando la rabbia degli elettori che hanno visto nell'indipendentismo spinto una minaccia all'unità della Spagna.
Cosa ci attrae in Vox? Il concetto di Spagna, il concetto di tradizione, sostegno molti sostenitori del movimento, precisando che il problema principale del paese è il tradimento ideale e politico del Partito socialista, lontano mille miglia dal mondo del lavoro, e la sua innaturale alleanza con i separatisti.

 

1 commento:

  1. Buongiorno,
    vivendo da ormai un decennio in Spagna seguo le vicende di Vox dalla nascita.
    Intanto si scrive Vox ma si legge Steve Bannon, ma questa non è una grande novità, Bannon si è sempre offerto come consulente del nuovo partito spagnolo nato da una costola del Partito Popular.
    C’è però un fatto poco noto all’estero, che getta una luce sinistra sui rapporti internazionali di questo partito e su come potrebbe condizionare la politica internazionale spagnola in caso di appoggio ad un eventuale governo delle destre anche uscisse dalle urne il prossimo 28 aprile: i finanziamenti da parte del Consiglio della Resistenza Nazionale Iraniana e dell’organizzazione dei Mujahedin del Popolo Iraniano. Quest’ultima organizzazione di stampo marxista-islamista. Costoro hanno fatto giungere somme complessivamente superiori al milione di euro nelle casse di Vox. Cosa possono centrare costoro con una formazione come Vox ?
    Forse in reazione ad altri finanziamenti Iraniani di segno opposto fatti dal governo Iraniano a Podemos nella speranza di avere “amici” in un eventuale governo di coalizione di sinistra nelle passate elezioni, nonostante la assoluta lontananza ideologica di Podemos dal governo degli Ayatollah (credo che il governo iraniano se ne sia pentito di tali finanziamenti vista la pochezza dei personaggi di Podemos)
    Sarei quindi assai cauto sui giudizi verso questa formazione politica che di fatto è un puntello dell’atlantismo in Europa.
    Detto ciò, sempre meglio una coalizione di destra con Vox che il disastro che potrà produrre all’economia ed alla società spagnola l’uscita dalle urne diuna coalizione del Partito Socialista con Podemos
    Cordiali saluti
    Avv. Andrea Cosso
    Madrid

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