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Torino: volevano aggredire il rivale d'amore con la ricina, arrestati 4 giovani di estrema destra

Hanno prodotto in laboratorio la ricina, sostanza velenosa e mortale per l’uomo, per uccidere due rivali in amore ’colpevoli’ di essersi fidanzati con ragazze di cui si erano invaghiti.
 Quattro giovani estremisti di destra, tra i 20 e i 24 anni, sono stati arrestati dai carabinieri del reparto anticrimine di Torino per tentato omicidio aggravato e continuato, produzione e detenzione di aggressivo chimico del tipo ricina e tentata fabbricazione di arma da fuoco clandestina.
 Le indagini sono state avviate nell’ottobre 2018 dal sostituto procuratore Manuela Pedrotta, dopo il tentativo di acquisto da parte di uno degli arrestati di una pistola ’Liberator’ in polimeri, realizzabile con una stampante 3D.
 I quattro sono stati quindi posti sotto controllo e le verifiche hanno consentito di scoprire le loro attività e i loro piani, in particolare l’acquistato delle apparecchiature necessarie per mettere in piedi un laboratorio clandestino per la lavorazione dei semi di ricino e per la produzione di droga sintetica.
 Il gruppo - secondo quanto accertato dagli inquirenti - ha sintetizzato la molecola di ricina in purezza che intendeva utilizzare per uccidere due giovani.
 Nel novembre 2018, durante la festa organizzata da CasaPound Torino "Bloccoparty 2018" al circolo Asso di Bastoni di Torino, i quattro - sempre secondo quanto risulta dalle indagini avevano già tentato di avvelenare una delle due vittime predestinate versando una dose di ricina in un bicchiere di vodka che le era stato poi offerto. In quell'occasione il piano era fallito perchè la ricina non si era del tutto diluita, depositandosi sul fondo del bicchiere. Il giovane che aveva bevuto la vodka, a distanza di due giorni, aveva comunque
accusato fortissimi dolori allo stomaco con attacchi di vomito.
Gli arrestati - sempre secondo quanto emerso dalle indagini - avevano anche pianificato la vendita su larga scala della ricina e dello stupefacente sintetico, utilizzando piattaforme online sul deep web. Il 21 dicembre 2018 a Bra, nel Cuneese, all’interno del laboratorio clandestino realizzato nel garage dell’abitazione di uno degli indagati, erano stati sequestrati alcuni contenitori con sostanze liquide e solide riconducibili alla lavorazione dei semi di ricino. 
In quell’occasione una persona era stata arrestata in flagranza. Il materiale sequestrato e’ stato analizzato dal consulente tecnico nominato dall'Autorita’ giudiziaria, che ha confermato la presenza di ricina all’interno dei campioni prelevati

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