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Ricordando Alberto Rossi,il capo dei Volontari nazionali nel quarto anniversario della sua scomparsa

Foto de Il Secolo d'Italia
(Antonio Mazzella) Il 6 marzo di  4 anni fa andava oltre Alberto Rossi, leggendario leader della piazza nera roma con l'omonimo con l'omonimo Angelino scomparso cinque anni e mezzo fa. Fu lui a fondare, a metà degli anni '50, i Volontari nazionali, il servizio d'ordine del Movimento sociale italiano. La prima uscita pubblica fu un clamoroso assalto alla sede del Partito comunista a Botteghe oscure nel 1955, Attraversò da protagonista almeno due decenni di storia della guerra civile strisciante che ha insanguinato l'Italia, a partire dal 16 marzo del 1968, con gli scontri all'Università di Roma (vedi foto) che determinarono l'esclusione dei neofascisti dal Movimento studentesco, Fu un attivista duro, gran picchiatore ma era politicamente un moderato, legato come era al vecchio segretario Arturo Michelini.
Più di dieci anni fa Rossi aveva trasformato i Volontari in un'associazione politica, impegnata a garantire la continuità neofascista contro la svolta di Fiuggi, dal patto di azione con Alternativa sociale, la coalizione che faceva capo alla Mussolini, alla candidatura di bandiera per Forza nuova fino alla confluenza nella Destra di Storace.


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