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Castellammare di Stabia: falò contro i pentiti, identificati gli autori. Il plauso alle forze dell'ordine del consigliere Sica(Fdi)

Istigazione a delinquere aggravata da finalità mafiose: questo è il reato che il giudice per le indagini preliminari di Napoli contesta a 5 persone (2 minorenni e 3 maggiorenni) le cui generalità non sono state ancora rese note, che lo scorso 8 dicembre, per i festeggiamenti dell’Immacolata nel rione Savorito di Castellammare di Stabia (Napoli), bruciarono,davanti alla folla, un manichino con un cappello delle forze dell’ordine e uno striscione con la scritta "Così devono morire i pentiti, abbruciati".
L’episodio avvenne nel quartiere della periferia stabiese noto come "Aranciata Faito", abitato dalla famiglia criminale Imparato, detti i "Paglialoni",fiancheggiatori del clan D’Alessandro.
Per gli inquirenti si tratto’ di un eloquente messaggio intimidatorio ai collaboratori di giustizia ma anche di un gesto di sostegno e al clan D’Alessandro che pochi giorni prima dei cosiddetti "fuocaracchi" dell’Immacolata era stato "colpito" da una serie di arresti della Polizia di Stato per reati commessi e ricostruiti grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
Fin qui il duro e crudo racconto di un episodio di cronaca nera avvenuta in provincia di Napoli, sul quale interviene Ernesto Sica, consigliere comunale di maggioranza di Castellammare di Stabia, eletto nelle file di Fratelli d'Italia che in una nota, diffusa alla stampa dichiara:
avevamo promesso che questo episodio che ha infangato la nostra Città a livello nazionale non sarebbe rimasto impunito. Grazie, all'ottimo lavoro svolto dalle forze dell'ordine che ringrazio pubblicamente e  anche alla collaborazione che abbiamo fornito  come amministrazione, il cerchio,per punire i colpevoli ed in generale dare un colpo importante alla criminalità stabiese, si sta chiudendo. Chi pensa che,come in passato, la politica stabiese si giri dall'altro lato si sbaglia di grosso. Soprattutto la "parte destra" di questa amministrazione non transige.

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