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CasaPound Lucca, nuove minacce dall'antagonista detenuto per l'attentato alla sede


 Il carcere non ha piegato la sua determinazione di Mauro Rossetti Busa. L'"antagonista di estrema sinistra" , detenuto a La Spezia, per il lancio della bottiglia molotov che il 1 febbraio 2018 colpì il palazzo del centro storico che ospita  le "tartarughe frecciate" ha scritto una lettera di minacce alla sede lucchese di CasaPound: "Vi ho fatto una promessa e farò di tutto perché venga portata a termine, anche contro il vostro avvocato. Noi oltre lanciare le bombe molotov, abbiamo la capacità di arrivare anche a gambizzare. Odio il vostro colore e la vostra ideologia di merda. Provate ora a non credere se qualcuno di voi verrà gambizzato". L'attacco fu una rappresaglia contro la denuncia fatta da CPI in Consiglio comunale della concessione di spazi comunali gratuiti a sigle dell'estrema sinistra lucchese.

Durante l'udienza preliminare a gennaio Rossetti - a cui hanno contestato reati di terrorismo - è stato espulso dall'aula per ripetute minacce contro gli avvocati di CasaPound, costituitasi parte civile  Rossetti Busa ha vari precedenti fra i quali detenzione di armi, rapina, sequestro di persona, furto, fabbricazione di ordigni esplosivi, attentati incendiari. Lo sostiene la rete antifascista di solidarietà verso i carcerati politici.

"Questo tipo di minacce non ci spaventa - commenta in una nota la sezione lucchese di CasaPound - né ci spaventano gli epigoni fuori tempo massimo delle Brigate Rosse. Si tratta di utili idioti che vengono manipolati politicamente, per poi essere scaricati in qualche carcere. Quello che casomai preoccupa è come Lucca negli ultimi anni abbia aperto le porte all'estrema sinistra e al mondo di provenienza di Rossetti Busa. Un mondo che vive di odio politico, si esalta per le bombe, esulta per attentati e teorizza una rivoluzione che non farà mai".

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