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Roma, rubate 20 Pietre dʼinciampo in memoria degli ebrei deportati

Ignoti hanno rubato 20 pietre d'inciampo dedicate alle vittime dell'Olocausto. A denunciare il brutto episodio è Adachiara Zevi, presidente dell'Associazione culturale Arte e Memoria, curatrice di un progetto denominato "Pietre d'inciampo a Roma".

Le pietre della memoria sono state divelte dal selciato e rubate nella notte tra domenica 9 e lunedì 10 dicembre in via Madonna dei Monti, vicino al civico 82, nel rione Monti, a Roma.

Le "targhe" grandi quanto un sampietrino erano posti davanti ai portoni per ricordare le vittime della Shoah deportate dai quei palazzi. Furono installate nel 2012 ed erano dedicate alle famiglie Di Castro e Di Consiglio che subirono la razzia nel Ghetto, la retata del marzo 1944 e la deportazione ad Auschwitz.
"E' un attacco inaudito di fascismo e di antisemitismo fatto da gente che non scherza e purtroppo un governo come quello che abbiamo, che aizza all'odio per il diverso, legittima questi atti", dichiara Adachiara Zevi, che promuove ogni anno l'installazione delle pietre d'inciampo in memoria dei cittadini ebrei deportati nei campi di concentramento (a Roma finora ne sono state collocate circa 200). "E' a rischio la nostra democrazia - ha aggiunto la figlia di Tullia Zevi, l'intellettuale che per anni è stata punto di riferimento dell'ebraismo italiano - Sono stravolta, è una cosa inenarrabile".

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