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4 novembre 1918: gli eroi ci hanno donato l'Italia. Il convegno di Gioventù Nazionale ad Acerra

4 Novembre 1918 4 Novembre 2018 gli eroi ci hanno donato l'italia a noi il compito di amarla e difenderla per sempre. Questo è il testo di un manifesto affisso dai militanti di Gioventù Nazionale, organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia con il quale si ricorda, a cento anni esatti, la vittoria mutilata della prima guerra mondiale.
Tra l'indifferenza generale, Gioventù Nazionale ha organizzato, ad Acerra un convegno sul tema al quale parteciperanno, in qualità di relatori, Vincenzo Riemma, segretario cittadino di Gioventù Nazionale di Acerra, Ernesto Sica, consigliere comunale di Castellammare di Stabia e commissario provinciale di Gioventù Nazionale, Roberta Salerno, presidente regionale.
Il senso di questa giornata ci viene chiarito, con maggiori dettagli, da una nota, diffusa alla stampa, che riportiamo per intero.

Il 4 novembre del 1918, alle tre del pomeriggio, uno squillo di tromba annuncia la fine della guerra, la resa dell'esercito austro-ungarico e la Vittoria dell'Italia nel primo conflitto mondiale. La gente in festa si riversa nelle strade sventolando il tricolore. A cento anni esatti dalla battaglia di Vittorio Veneto, in Italia non importa a nessuno rendere omaggio agli eroi caduti e a quelli che sono riusciti a combattere fino alla fine, a quelli che hanno versato il sangue per segnare i confini della Patria e che hanno vissuto nelle trincee per far sventolare il tricolore. Tra l'indifferenza generale, sarà Fratelli d'Italia l'unico partito presente in parlamento a celebrare la Festa della Vittoria con una serie di manifestazioni previste sull'intero territorio nazionale. Ad Acerra, il coordinamento provinciale di Gioventù Nazionale Napoli ha organizzato - per sabato 3 novembre - un momento di formazione per i propri militanti e per chi vorrà partecipare, al quale saranno interverranno Vincenzo Riemma, padrone di casa e portavoce cittadino di GN, Ernesto Sica, commissario provinciale di GN, e Roberta Salerno, Presidente Regionale. L'intento di Gioventù Nazionale è quello di far sì che la data del 4 novembre non si riduca ad una semplice "giornata della memoria". «Vogliamo formare uomini e donne che comprendano il sacrificio fatto cento anni fa da ragazzi che si spogliavano degli abiti civili per vestirsi da eroi, l'amor patrio che li spingeva a versare il proprio sangue per disegnare i nostri confini. Vogliamo far comprendere loro il valore del "Non moro io" urlato da Enrico Toti, che combatteva sul campo di battaglia anche senza una gamba. Vogliamo mostrare loro tutta la forza e il sentimento racchiuso nella lettera che Nazario Sauro scrisse al proprio figlio. Vogliamo che si chiedano perché Filippo Corridoni decise di morire a 18 anni per il bene d'Italia. Vogliamo che il 4 novembre del 1918 non sia una data vana, ma che serva affinché le voci e le gesta dei caduti possano indicarci la strada».

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