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Trieste, il prefetto sereno sulle manifestazioni contrapposte

"Sono serena, tranquilla e fiduciosa che le forze di polizia faranno il loro dovere, sono abituate a queste manifestazioni. Trieste forse per la prima volta vede due manifestazioni in contemporanea. Sono anche sicura che i due cortei manifesteranno con compostezza". Lo ha detto ai giornalisti il prefetto di Trieste, Annapaola Porzio, riferendosi alle due manifestazioni, quella di CasaPound e
quella degli antifascisti, che si svolgeranno a Trieste il 3 novembre prossimo e che sono oggetto di forte polemica in città.
Il prefetto, intervenendo a margine di una conferenza stampa sulle cerimonia del 4 novembre a Trieste, ha ribadito di esprimere "molta serenità". Ognuno "può e deve esprimere la propria opinione - ha proseguito - Non ho alcun risentimento né come persona né come istituzione perché il diritto a
manifestare è riconosciuto a tutti". Il prefetto è infine intervenuto anche sulla festa del patrono della città, che cade proprio il 3 novembre. "Il patrono è molto amato in  città ma la scelta della data non la abbiamo fatta noi e comunque gli eventi si svolgeranno in luoghi distanti da San Giusto", dove c’e’ la basilica.

CasaPound: 'insieme con noi per celebrare Unità'

"Celebrare l’unità della nazione per ritrovare lo spirito della vittoria". E’ il senso del corteo del 3 novembre a Trieste di CasaPound Italia, in occasione del centenario della vittoria italiana nella prima guerra mondiale.
La manifestazione partirà da Largo Riborgo alle 14 e terminerà al monumento a Rossetti, dove si terrà il comizio. E’ previsto l’arrivo di una trentina di pullman da tutta Italia.
"Di fronte a celebrazioni ufficiali organizzate un po’ in sordina, CasaPound compie un gesto a suo modo ’rivoluzionario’ e porta a Trieste migliaia di giovani che, come i loro bisnonni un secolo fa, zaino in spalla giungeranno in terra giuliana per manifestare con il Tricolore in mano e ricordare l’unica grande vittoria italiana", dice il segretario nazionale di CasaPound Italia, Simone Di Stefano. Sul Carso "migliaia di ragazzi appena 18enni, che neanche parlavano più la stessa lingua, si sono riscoperti fratelli". Da lì è "risorto lo spirito di Roma". Il 3 novembre, spiega Di Stefano, "non sfileranno militanti di CasaPound ma italiani. Chi sente ancora l’orgoglio di questa parola sia lì con noi, per mostrare al mondo che l’Italia esiste, è una ed è sovrana, e per il suo popolo la nazione viene
prima di tutto, differenze ideologiche comprese".

Per la Cgil il corteo di CasaPound è un affronto

 "La deriva xenofoba e fascista e che sta caratterizzando parte della nostra società, sdoganata dalle scelte e dal linguaggio di questo Governo, va combattuta fermamente. La manifestazione di Casa Pound indetta e autorizzata per il 3 novembre a Trieste, città medaglia d’oro al valor militare e alla Resistenza, simbolo della  multiculturalità, è un affronto che non ci può e non ci deve lasciare indifferenti". 
Il segretario generale Villiam Pezzetta spiega così l’adesione della Cgil Friuli Venezia Giulia alla manifestazione antifascista promossa per sabato 3 novembre a Trieste da una vasta rete di associazioni, con in prima linea la Camera del lavoro di Trieste.
"Invito fermamente tutto il  nostro gruppo dirigente, le nostre strutture, i nostri operatori, i nostri iscritti - scrive Pezzetta - a partecipare alla manifestazione. Dobbiamo scendere in piazza per difendere i valori della democrazia, della libertà e dell’uguaglianza, contro ogni forma di razzismo e fascismo. Rivolgo a tutti e a  tutte voi un caloroso invito a esserci, con le nostre bandiere e i nostri striscioni, e vi do appuntamento per sabato pomeriggio a Trieste, alle 15 in campo San Giacomo"

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