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Pontecagnano Faiano, post contro i fratelli Cucchi: coordinatore cittadino della Lega nella bufera

Ai miei figli dirò chi era Stefano Cucchi... un portatore di morte... 
Questo è il contenuto di post pubblicato da Nino Blotta, coordinatore cittadino della Lega a Pontecagnano Faiano, comune di 26 mila abitanti della provincia di Salerno, apparso prima sul profilo personale e poi sulla pagina ufficiale del partito riferito a Stefano ed Ilaria Cucchi, destinataria di un epiteto non ripetibile.

Un post che non poteva non scatenare una polemica politica non placata neanche dalla cancellazione del post avvenuta poche ore dopo.
Dagli esponenti politici locali il giudizio, seppur con diverse declinazioni, è unanime: «no» a simili toni e a simili linguaggi.
«Capisco, afferma Roberto Brusa segretario cittadino del Partito Democratico, che la Lega di Pontecagnano Faiano, come in tante altre realtà del territorio, è solo un contenitore ibrido di tanti transfughi in cerca di riciclaggio politico, ma arrivare a queste affermazioni è davvero inqualificabile». 
Non ho alcun problema a dirlo, afferma il leader dell'opposizione, Francesco Pastore, Nino Blotta ha sbagliato. La libertà di pensiero è sacrosanta, ma il rispetto delle persone, a maggior ragione di coloro che hanno vissuto e vivono un dramma così forte, viene prima di tutto, prima di ogni cosa e di ogni giudizi». 
L'interessato, dal canto suo, parla di «fraintendimento»: «Volevo condannare la speculazione sul caso Cucchi. Ho un figlio e posso capire il dolore che si prova

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