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Mauro Antonini: non ho mai minacciato Gianluca Peciola. E' da codardi

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"Io non ho mai minacciato nessuno né di persona, né su Facebook. Questi sono atti che compiono i codardi". Mauro Antonini respinge  le accuse lanciate da Gianluca Peciola e rilanciate prontamente da la Repubblica.
La dichiarazione di Peciola a onor del vero non attribuisce le minacce ad Antonini ("mi ha messo alla gogna") ma ai commentatori del post:
"Un noto dirigente nazionale di CasaPound ha scritto un post su Facebook in cui mi mette alla gogna per aver preso posizione sul presidio che organizzazioni di destra estrema hanno organizzato contro il centro per rifugiati a Settecamini, a Roma. Come è già accaduto in passato si sono scatenati gli insulti, fino alle minacce di morte. Lunedì andrò in Procura per presentare una denuncia in merito alle minacce e agli insulti che ho ricevuto. Se questi sono i metodi con cui pensano di spaventarmi, sono lontani dall'obiettivo. Continuo sereno e sempre più determinato le mie battaglie".
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"Vorrei dire - scrive invece sulla sua pagina facebook l'ex candidato governatore per il Lazio di CasaPound - a Peciola e ai giornalisti di Repubblica che il "noto dirigente nazionale" di CasaPound sono io, potevano anche menzionarmi tranquillamente. Vorrei dire a Peciola che può denunciarmi quando e come crede più opportuno. Ripeterei altri mille volte ciò che ho scritto su questa pagina. Vorrei chiedere a Peciola per cosa mi denuncerebbe: perché ho scritto che non ha più consenso popolare ed è un anti-italiano? Magari lo facesse, sarebbe l'ennesima medaglia al valore e la riconferma di quanto scritto qui." 
Questo il testo pubblicato da Antonini giovedì 17 ottobre, dopo una dichiarazione del consigliere comunale di Movimento civico, che ha chiesto lo sgombero del presidio di Settecamini:
"Quello che vedete in foto è Gianluca Peciola, consigliere comunale di Roma della sinistra radicale vicina ai centri sociali. 
Quello che vedete in foto ha partecipato a numerosi scontri di piazza e ad aggressioni nei confronti di militanti di CasaPound (da piazza Navona a Tiburtino III).
Quello che vedete in foto è un anti-italiano che alimenta tensione sociale, che non ha più nulla da dire al popolo e che non ha più consenso elettorale. 
Quello che vedete in foto ha dichiarato "il presidio dei cittadini di Settecamini sostenuto da #CasaPound è una vergogna che Roma non può sopportare".
Quello che vedete in foto ha invitato il Prefetto (che è il rappresentante sul territorio del Ministero dell'Interno, guidato da Salvini) è il sindaco Raggi (M5S) a sgomberare il presidio. Quello che vedete in foto è scandalizzato dal fatto che grazie ai militanti di CasaPound il popolo italiano sta rialzando la testa e lui e i sui amici non potranno più lucrare sul business dell'immigrazione".

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