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Cerimonia al Campo X per Lealtà Azione un divieto assurdo

Quella che avrebbe dovuto svolgersi domani al Cimitero Monumentale di Milano e’ "una normale celebrazione di carattere reducistico e militare". 
A scriverlo, in una nota, e’ l’Associazione Memento, che aveva organizzato una commemorazione dei caduti della Repubblica Sociale Italiana. Commemorazione poi vietata dal prefetto di Milano. "A Campo X - si legge - non sfilano autorità, non ci sono emblemi di partito, ne’ rappresentanze politiche e non si ricava nessun tornaconto elettorale a partecipare.
Si tratta, invece, di difendere il buon diritto che ha una parte della cittadinanza milanese a rendere omaggio ai propri Caduti militari e alle proprie radici storiche, nel giorno della Commemorazione dei Defunti.
 Tale diritto e’ perfettamente legale e costituzionale e non e’ mai stato negato, nemmeno nei drammatici giorni immediatamente successivi alla Guerra Civile". E "in merito alle dichiarazioni del prefetto di Milano - aggiunge l’associazione - circa la necessita’ di non "politicizzare" le cerimonie in ricordo dei defunti, crediamo che esse siano un corretto e doveroso monito proprio nei confronti di coloro che, in questi giorni, hanno addirittura chiesto - per motivi ideologici e tornaconto politico - di vietare una normale celebrazione di carattere reducistico e militare". L’associazione Memento (articolazione del movimento Lealtà  Azione) ricorda che la commemorazione a Campo X si svolge ininterrottamente ormai da oltre 70 anni, ed e’esclusivamente un momento di raccoglimento per ex-commilitoni, parenti e amici dei quasi 1.000 caduti italiani li’ sepolti.
 Negli anni scorsi, prima delle recenti tensioni, ha sempre avuto anche un momento religioso con la celebrazione della S. Messa; domani verrà letto il brano di una lettera di un condannato a morte, chiesto un minuto di silenzio e chiamato il "Presente", secondo il rito militare, essendo Campo X a tutti gli effetti un campo militare riconosciuto".
Infine viene rivendicato il fatto che "mai tali commemorazioni hanno generato problemi di ordine pubblico".

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