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Quattro Giornate di Napoli, per de Magistris in Europa spira il vento del passato


"Non sottovaluto quello che si respira in Italia come in Europa, ci sono delle similitudini con il passato che non vanno sopravvalutate, ma neanche sottovalutate". Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parlando a margine della tavola rotonda organizzata dall’Arma dei carabinieri, dall'Università Federico II e dal Comune per ricordare l’eccidio dei 14 carabinieri della Stazione Porto del 13 settembre 1943, nell'ambito delle celebrazioni per il 75esimo anniversario delle Quattro giornate di Napoli e a 80 anni dalla promulgazione delle leggi per la difesa della razza. Una preoccupazione che cresce quando alcuni messaggi di intolleranza arrivano da esponenti delle istituzioni. 
"Spesso chi ricopre ruoli di legalità formale si è vestito dei crimini più orrendi - ricorda de Magistris - del resto le deportazioni avevano bolli anche di capi di governo, di ministri. In questi tempi viviamo alcune similitudini di quello che fu il vento che portò prima al fascismo e poi ai crimini del nazifascismo". Le Quattro giornate non devono quindi restare "solo un esercizio di memoria storica". Per l’ex pm, occorre "impegnarsi ogni giorno perché i valori scritti con il sangue nei primi 12 articoli della Costituzione nata dalla Resistenza possano vivere nei corpi, nei cuori e nelle menti e nella lotta quotidiana di ogni cittadino, non solo di chi ricopre incarichi istituzionali". 

1 commento:

  1. Il Totalitarismo del XXI secolo avrà il controllo delle Banche Dati per prendere le persone attraverso le loro debolezze e plasmare così l'opinione pubblica al fine di farle assecondare le proprie scelte.
    Non avrà come fulcro lo stato nazionale, ma una specie di Repubblica Universale che non ha niente a che vedere con quello che predicava Mazzini o che si propugna nelle logge massoniche.
    Sarà un intreccio di interessi di multinazionali, crimine organizzato e finanziario a livello transnazionale, apparati militari ed industriali.
    Il suo obiettivo sarà il dominio mondiale, ma si scontrerà mortalmente con l'Oriente, capeggiato dalla Russia e dalla Cina.

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