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Migranti da annegare, la dottoressa si difende: il post non l'ho scritto io

La consigliera della Lega: "Io razzista? Sono delle bestie, li odio, datemi un fucile"
SPOLETO - I migranti "andrebbero annegati al largo": a scriverlo su Facebook una dottoressa in servizio al pronto soccorso dell'ospedale di Spoleto. La notizia è stata riportata dall'edizione odierna Messaggero sulle pagine locali. Secondo il quotidiano romano i migranti sono stati definiti dalla dipendente dell'Usl Umbria 2 "negracci con le Nike e trippe piene" mentre la scabbia viene messa in relazione con le "violenze perpetuate". 
L'Usl ha confermato all'ANSA, come scritto nell'articolo, di aver già avviato un procedimento disciplinare a carico del medico. 
"Di sicuro quel post non l'ho scritto io": si difende la dottoressa del pronto soccorso di Spoleto finita nella bufera per quanto scritto contro i migranti in un gruppo su Facebook. Ipotizzando uno scherzo nei suoi confronti o una violazione del profilo. Il medico denuncia intanto di avere ricevuto minacce, anche fisiche. "Attueremo ogni iniziativa per tutelarne l'immagine professionale ma anche l'incolumità fisica" ha detto all'ANSA il suo legale, l'avvocato Simone Budelli.

GENOVA - LA CONSIGLIERA LEGHISTA VUOLE IL FUCILE - 

Lo ha chiamato "uno sfogo con pochi e fidati amici", pubblicato però nell'aggiornamento del proprio stato su Whatsapp. La consigliera leghista Monica Viani, eletta nel municipio centro est della città, guidato dal presidente anche lui leghista Andrea Carratù, evoca addirittura i fucili. "Li odio tutti - è il chiaro riferimento a migranti ed extracomunitari - sono delle bestie, senza offese per gli animali che sono molto più civili e puliti". E poi, "dicono che sono razzista, però datemi un fucile e mi calmo".

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