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"Stupratori a casa della Boldrini": rinviato a giudizio sindaco della Lega

Aveva auspicato, attraverso un post scritto sul principale social network  che gli stupratori di Rimini venissero condannati a scontare gli arresti domiciliari a casa di Laura Boldrini, all'epoca Presidente della Camera dei Deputati.
Ora Mauro Camiciottoli, sindaco legista di Pontinvrea, comune di poco più di 800 abitanti della provincia di Savona è stato rinviato a giudizio per diffamazione.
Erano le settimane in cui le cronache raccontavano delle violenze sessuali in spiaggia. Il sindaco leghista  aveva reagito alle notizie delle cronache giudiziarie prendendosela con la Boldrini, ritenuta responsabile dei delitti attribuibili agli immigrati. Per quelle parole violente era stato querelato e ora dovrà rispondere in giudizio di quanto scritto.

La decisione del gup del tribunale di Savona è stata accolta con grande soddisfazione dalla ex presidente della Camera che commenta. "Non cediamo alla violenza di chi si nasconde dietro una tastiera. Come vedete, denunciare chi minaccia e diffama, alla fine paga".

Amaro invece il commento del sindaco: "È lapalissiano che la frase, certamente aspra, non abbia alcun carattere diffamatorio, ma sia solamente una forte provocazione volta a sottolineare l'assoluta assurdità delle tesi portate avanti da anni da Laura Boldrini, a danno dei cittadini italiani. A processo - promette - mi difenderò con le unghie e con i denti chiarendo le più che fondate ragioni che mi hanno portato ad una così dura presa di posizione ai danni della Presidenta".

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