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La copertina choc di Famiglia Cristiana: Salvini paragonato a Satana


"Vade retro Salvini". Il paragone demoniaco è solo l'ultimo insulto che il settimanale cattolico Famiglia Cristiana rivolge al ministro dell'Interno nonché leader della Lega Matteo Salvini.
In un attacco senza precedenti, che esaspera gli animi ed inasprisce i toni del dibattito circa l'emergenza immigrazione, il settimanale moderato dei Paolini lancia Matteo Salvini nelle fiamme dell'Inferno, calandogli addosso addirittura i panni di Satana.
Sulla copertina dell'ultimo numero, in edicola da giovedì una mano si leva contro il volto del leader leghista mentre il titolo a caratteri cubitali getta un violento anatema contro la Lega, principale forza politica del centro destra.
Niente di personale ed ideologico, precisa Famiglia Cristiana: si tratta del Vangelo.
Ormai il leader del Carroccio, negli ultimi anni è stato paragonato ad Hitler ed ai peggiori dittatori del mondo, ma il settimanale dei Paolini fa un salto di qualità, paragonando niente poco di meno che a Satana.
Va bene ed è giusto che Papa Bergoglio e la Chiesa abbiamo idee contrapposte in materia di risoluzione della emergenza migratoria.
Infatti, mentre il Vaticano sostiene la tesi cara al partito trasversale dell'accoglienza di tutti i migranti nel nostro paese senza se e senza ma, spingendo per aprire ad oltranza le frontiere, il leader leghista vorrebbe mettere fine alle politiche, da lui definite buoniste, imposte dalla sinistra negli ultimi cinque anni di governo.
Così, dopo l'ennesima tragedia di migranti morti in mare, Famiglia Cristiana, anziché andarsela a prendere con chi ha fomentato gli sbarchi per poterci speculare sopra, se la va a prendere con il ministro dell'Interno che, nei primi due mesi di governo, è riuscito drasticamente a ridurre gli sbarchi. "Come pastori non pretendiamo di offrire soluzioni a buon mercato", scrive il settimanale dei Paolini riprendendo le riflessioni della Cei. "Rispetto a quanto accade non intendiamo, però, né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi - continua - non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto". Eppure non si fa problemi a paragonare Salvini a Satana.



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