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Il saluto romano in una foto di classe al Liceo 'Socrate' di Roma riaccende la polemica degli antifascisti

Saluto romano nella foto di classe al liceo Socrate della Garbatella. Per la preside non c'è problema perché è, in tutta evidenza, soltanto un "atto goliardico" ma un gruppo di studenti reagisce indignato: "Ci fa vergognare".

La preside Milena Nari, in una lunga lettere indirizzata al consiglio di classe, ai rappresentanti dei genitori e degli studenti spiega la sua posizione: «Visto che i ragazzi erano sorridenti e in posa (non avevano dunque volontà di violenza) né hanno testimoniato 'la volontà di ricostituzione di organizzazioni fasciste' in relazione al momento e all'ambiente», il saluto fascista «va inquadrato tra le libertà di espressione e di manifestazione del pensiero costituzionalmente garantite». La preside cita la più recente giurisprudenza, la sentenza della Cassazione (8108/2018) che ha assolto due militanti di CasaPound per il presente durante la commemorazione di Sergio Ramelli nel 2014 a Milano.

Immediata la reazione di studenti e studentesse "antifasciste" che non puntano il dito contro i dieci compagni, ma proprio contro la preside: «Non vogliamo invitare a sanzionare i ragazzi, - scrivono in un comunicato stampa - sono studenti come noi, giovani che conosciamo e con cui ci siamo confrontati sul gesto ignobile e pericoloso da loro commesso. Ci sentiamo soli e abbiamo paura di dire che rifiutiamo il fascismo in ogni sua forma. È troppo, nell'Italia che festeggia i settant'anni dalla Costituzione antifascista, chiedere che un preside condanni il saluto fascista in una scuola pubblica? Dopo la lettera della preside siamo preoccupati ed attoniti. Più che la rabbia e l'indignazione, le sole cose che ci prendono il cuore in queste ore sono lo sgomento e la paura: il 4 giugno 2018 un Pubblico Ufficiale, rappresentante delle Istituzioni, coordinatore delle attività educative di una Scuola pubblica, ha permesso che si facesse il saluto fascista in una foto di classe perché in posa e sorridenti e perché libertà costituzionale d'espressione e manifestazione. E' successo davvero, e ci mette paura. Una Preside che legittima un saluto romano dentro una Scuola orgogliosamente antifascista ci offende come giovani cittadini della Repubblica, ci fa inorridire come studenti democratici, ci fa vergognare come parte del Socrate».

A rilanciare la polemica arriva Amedeo Ciaccheri, candidato presidente nel Municipio VIII con la Coalizione Nuovo Municipio: «E' inammissibile il comportamento della preside. Chi presiede un'istituzione, soprattutto quando si tratta di un luogo pubblico di formazione, deve difendere i valori repubblicani che sono nella Costituzione nata dalla lotta al nazifascismo».

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