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I Casamonica avvertono Salvini: "Cacciarci? Con noi riga dritto"

"Noi siamo italiani da 7 generazioni”. Alla proposta di censimento dei Rom lanciata da Matteo Salvini, rispondono con poche e chiare parole anche i Casamonica, clan sinti della Capitale. Per Luciano Casamonica, nipote di Vittorio, per il quale nel 2015 la famiglia organizzò un funerale con Rolls Royce, carrozze e le musiche del Padrino, il ministro dell’Interno “può dire quello che vuole” ma “con due parole non può cambiare la vita delle persone”.


“Io sono nato a Roma e mi sento romano – sottolinea – Lavoro e ho fatto cinema. I miei figli sono nati qui e il mio papà era abruzzese“. Nelle ore precedenti, all'agenzia giornalistica  Dire, aveva rilasciato una dichiarazione anche  Angela Casamonica: “Salvini non mi fa paura, mi sembra una brava persona”. La donna dice di non avere “niente a che spartire con lui” che “parla, fa il suo lavoro” ma “con noi deve rigare dritto, non dire che viene a cacciare le persone”. In serata, la risposta del ministro: “Qualcuno dei Casamonica mi minaccia e mi invita a ‘rigare dritto’? Non mi spaventa, anzi mi dà ancora più forza per riportare ordine, legalità e giustizia in Italia”.
Il vice-premier aveva sottolineato come gli irregolari, stando al dossier allo studio del Viminale, vanno allontanati, mentre “purtroppo gli italiani dobbiamo tenerceli”.

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