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Torino, blitz della Digos nella sede di CasaPound: un arresto e cinque denunce


I soggetti politici devono rispettare le regole come tutti i cittadini, altrimenti devono essere indagati e arrestati. Cosi il questore di Torino, Francesco Messina, commenta la perquisizione della sede torinese di CasaPound in via Cellini.

Tutto nasce, secondo quanto riportato dalle indagini della Digos, tra il 4 e il 5 aprile scorso, nei pressi dell’ex Moi. Un gruppo di militanti di Casa Pound è coinvolto in uno scontro interno tra gli stessi appartenenti del movimento. Le indagini della Digos avevano già portato al sequestro di armi improprie: dagli sviluppi questa mattina, martedì 29 maggio, in esecuzione ai provvedimenti emessi dalla procura di Torino, sono state eseguite cinque perquisizioni in altrettante abitazioni e nella sede dell’Asso di bastoni, a San Salvario. 

Mazze, manganelli, coltelli, taser è una bomboletta con spray urticante catalogata come arma da guerra.
 Il proprietario è stato arrestato. Si chiama Pasquale Calabrò, torinese di 50 anni. Sei i militanti denunciati a piede libero, tra questi anche il segretario provinciale Matteo Rossino. «Poche ore dopo la manifestazione in via Giordano Bruno, lo stesso simpatizzante allontanato dal corteo è stato picchiato con mazze e bastoni davanti alla sede del partito» spiega Carlo Ambra, capo della Digos di Torino. Le armi sono state trovate sia nelle abitazioni private che nelle auto dei proprietari. Sequestrate, all’Asso di bastoni, bandiere con fasci littori è un rilevatore di microspie. All'epoca dei fatti lo steso Rossino avevo smentito gli incidenti parlando soltanto dell'allontanamento di un ubriaco

1 commento:

  1. Il questore Messina ha un cognome di Citta' , Sara mica Della tribu anche lui ,comunque sia fa bene ,bisogna sradicare I finti fascismi ci vogliono quelli veri altroche' allevamento dei nuovi Fascisti gente come Niccolo Giani lettera al figlio ,Giovanni preziosi PDF ,telesio interlandi PDF leggeteli capre ignoranti e diventerete fascisti

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