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Aggressione antifascista all'università di Firenze: 15 antagonisti picchiano 3 militanti di Azione Universitaria


Tre giovani  militante di Azione Universitaria, organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia sono stati aggrediti da una quindicina di attivisti del collettivo politico antifascista di scienze politiche al polo universitario di Novoli, a Firenze.

Il brutto episodio di violenza politica, che condanniamo senza se e senza ma, avvenuto poco dopo le ore 13 di un tranquillo lunedì 14 maggio, cosi viene ricostruito dai militanti di Azione Universitaria.
"Tre nostri militanti avevano organizzato un banchetto per raccogliere le firme contro lo sciopero dei professori previsto per la sessione d'esami estiva, quando un gruppetto di ragazzi del Collettivo politico di scienze politiche si è avvicinato e ha iniziato a insultarli", racconta Angela Sorice, coordinatrice fiorentina di Azione Universitaria. 
"Alcuni di loro hanno minacciato di tornare con i rinforzi e infatti, poco dopo, sono arrivati in 15 e li hanno accerchiati , precisa Sorice. 
A quel punto sono ricominciate le prese in giro, poi gli sputi, gli spintoni finché non hanno preso a schiaffi uno dei nostri, tirandogli una spallata e facendolo finire in ospedale con una frattura dello sterno". Nel frattempo i ragazzi di Azione Universitaria avevano chiamato la polizia, subito giunta sul posto. 
Due gli aggressori identificati più tardi dalla Digos. Si tratta di due giovani sui 25 anni, già noti alle forze dell'ordine, che avrebbero schiaffeggiato e preso a pugni il giovane e per questo verranno denunciati per lesioni e violenza privata. 
"Il ragazzo ha riportato la frattura dello sterno con 20 giorni di prognosi", conferma il parlamentare di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli". "Non è accettabile che nel 2018 dei ragazzi di 20 anni non possano svolgere iniziative senza essere aggrediti. Quanto accaduto oggi a Novoli è gravissimo: il Rettore di Firenze garantisca la libertà negli spazi dell'Università oppure si dimetta. Appena il governo sarà insediato interrogherò in nuovo Ministro dell'Università sulla vicenda e lo stato di emergenza nei nostri atenei 
Immediata la replica del Collettivo politico di scienze politiche: "Non c'è stata alcuna aggressione da parte nostra, nessuna spinta e nessun contatto fisico. Noi ci siamo semplicemente avvicinati per ribadire che non vogliamo fascisti dentro l'università".

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