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Sì anche da Alemanno il sovranista alla macroregione autonoma meridionale

Obiettivo l'autonomia economica del sud del paese. Al via la raccolta di 500 mila firme entro l'estate per indire il Referendum sull'istituzione della Macroregione Autonoma Meridionale
Nella giornata di ieri, presso la sala convegni del Gran Caffè Gambrinus, nella centralissima Piazza Trieste e Trento, è stato presentato alla stampa ed all'opinione pubblica la nascita del comitato referendario e il lancio della piattaforma politica.
Tra i punti della consultazione referendaria, oltre alla creazione di un'unica grande regione autonoma composta da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, anche la costituzione di un'agenzia per gli investimenti del mezzogiorno e la configurazione del Sud Italia come un'unica zona economica speciale (Zes) per ottenere benefici fiscali ed attrarre capitali nei territorio meridionali.
Tra i primi a sposare il progetto della macroregione meridionale è l'ex sindaco di Roma nonché leader della destra sociale in Alleanza Nazionale prima, nel Popolo della libertà poi, ora segretario nazionale del Movimento nazionale per la sovranità, forza politica che alle ultime politiche ha sostenuto la Lega, con candidati indipendenti presenti nelle liste del Carroccio.
Il movimento nazionale per la sovranità, dichiara Alemanno, aderisce all'idea di lanciare un referendum e si impegna a rilanciare il dibattito su come rimettere in moto lo sviluppo del Mezzogiorno. 
Non è accettabile, precisa Alemanno, che il Movimento cinque stelle sia diventato il principale riferimento elettorale della gente meridionale, questo deriva solo dalla insufficiente attenzione che il centro destra ha riservato a questa area del Paese.
Da questa iniziativa referendaria, conclude Alemanno, parte la controffensiva che permetterà di rovesciare questi risultati elettorali e dare una prospettiva non demagogica per lo sviluppo del Sud.

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