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Liverpool, arrestati due ultras romani per tentato omicidio. E spunta uno striscione per De Santis

E' spuntato anche uno striscione di saluto per Daniele De Santis sugli spalti di Anfield: DDS con noi. Il leader ultrà è stato condannato in appello a 16 anni di reclusione per l'omicidio del tifoso napoletano Ciro Esposito, in scontri a Tor Di Quinto, in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. 
Gravi incidenti hanno preceduto la semifinale di Champions League tra Liverpool e Roma. I tifosi giallorossi hanno reagito a un lancio di bottiglie con una violenta controcarica. E a farne le spese è stato un tifoso irlandese dei Reds di 53 anni, colpito con una cinghia, che ora si trova in gravi condizioni per un grave trauma cranico. Un vero e proprio blitz organizzato. Davanti all’Albert Pub, la casa dei tifosi del Liverpool. Un’ottantina di ultrà della Roma, secondo quanto riferisce la polizia, perlopiù ragazzi incappucciati e armati di cinghie, è sbucato all’improvviso da Venmore Street, attaccando la tifoseria rivale alle 7 e 35 ora locale. Nella notte sono stati identificati e fermati, grazie alle numerose immagini fotografiche e video disponibili, i due tifosi giallorossi ritenuti responsabili dell’attacco (uno è stato prelevato all’interno dello stadio): hanno 25 e 26 anni e sono accusati di tentato omicidio. In totale nella serata sono stati nove i tifosi fermati per reati che vanno dall’aggressione al possesso di corpi contundenti.

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