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Gli attivisti di Génération Identitaire impediscono ai migranti di entrare in Francia

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Hanno scelto i natali di Roma i camerati francesi di Génération Identitaire per lanciare la nuova tappa della campagna Defende Europe che li ha visti protagonisti di uno scontro frontale con le ONG che si sono distinte nel supporto allo sbarco di migranti in Italia.
Un centinaio di attivisti identitari da stamattina presidia in territorio transalpino il confine, al Colle della Scala. Sta installando delle reti per segnare il confine tra i due Stati e si impegna a respingere i migranti che cercano di raggiungere la Francia: “Prenderemo possesso del passo alpino e ci assicureremo che nessun clandestino possa entrare in Francia – dice un loro portavoce Romain Espino - Spiegheremo ai migranti che ciò che non è umano è far credere loro che attraversare il Mediterraneo o scalare il passo innevato non sia pericoloso. Non troveranno un El Dorado”. Le  squadre identitarie perlustrano la zona e fermano ogni tentativo di entrare illegalmente in Francia. "Dall'estate del 2017 - è scritto in un comunicato - il flusso di clandestini che percorre questo passaggio continua a crescere. Oltre 2mila immigrati clandestini sono già stati ufficialmente registrati. Quanto sono in realtà quelli arrivati? Il Governo Macron si rifiuta di proteggere il confine: gli dimostriamo che con la volontà è perfettamente possibile. Piuttosto che sbloccare fondi per creare nuovi centri di accoglienza per i migranti clandestini, dovrebbe rimpolpare i bilanci della polizia di frontiera”.
Gli attivisti identitari chiedono “lo stop dell'immigrazione di massa e il blocco definitivo del passaggio del Colle della Scala. Nessun clandestino deve poter entrare illegalmente in Francia percorrendo questa strada. I francesi non vogliono più immigrazione Il posto di questi migranti clandestini non è né in Francia, né in Italia, ma nel loro paese d'origine”.

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