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Trento, bomba contro la sede di Casapound

Un ordigno, di natura rudimentale, è scoppiato la scorsa notte, verso le 4,30 all'entrata della sede di Casa Pound a Trento, provocando danni alla serranda dell'ingresso ed alla porta a vetri.
Ignoti hanno, inoltre, firmato questo attentato con una scritta spray sul muro d'ingresso con la seguente scritta: "univo voto utile, antifascismo sempre.
Sul posto agenti della locale squadra della Digos hanno rinvenuto i resti dell'ordigno formato da alcuni grossi petardi assemblati. Gli abitanti della zona di Sud di Trento hanno udito lo scoppio e sono scesi in strada.
Non è il primo episodio di violenza politica di cui è vittima la locale sede di Casa Pound Italia. Infatti nel marzo del 2014 fu esploso un altro ordigno che divelse la saracinesca di ferro, distrusse una vetrata e fece saltare un pezzo muro.
Le indagini delle forze dell'ordine sono concentrate negli ambienti del variegato mondo della sinistra antagonista dei centri sociali Elementi utili alle indagini, nelle prossime ore, potrebbero giungere dall'analisi delle telecamere di sorveglianza presenti nel quartiere.
A rendere pubblico il brutto episodio di violenza politica a Trento sono stati i responsabili di Casa Pound che in un comunicato hanno scritto: "E' l'ennesimo gesto di chi non sa più proporre ed è incapace di confrontarsi. Al termine di una campagna elettorale che ha visto un antifascismo isterico manifestare con contenuti minimi ma sempre maggior violenza, oggi l'epilogo compiuto dai figliocci di quei politiciche in queste settimane hanno sproloquiato di antifascismo chiedendo la chiusura di un movimento legalmente riconosciuto come il nostro e che, sempre protetti e legittimati, hanno agito con il favore della notte". Casapound Trento ha sostenuto che continuerà l'attività.


Qui il commento di Simone Di Stefano.

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