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Torino: arresti e perquisizioni per gli scontri con la polizia al corteo antifascista del 22 febbraio


All'alba di lunedì 19 marzo, sono scattate alcune perquisizione da parte degli investigatori della Digos di Torino al fine di rintracciare gli autori degli scontri dello scorso 22 febbraio, quando in città ci fu un corteo antifascista organizzato dalla sinistra antagonista dei centri sociali contro il comizio elettorale di Casa Pound che si teneva nella sala convegni di un Hotel, in pieno centro e che vedeva protagonista Simone Di Stefano, segretario nazionale di Casa Pound e candidato premier.
I provvedimenti, come, ci confermano anche le pagine social antagoniste del centro sociale Askatasuna, riguarderebbero sei antagonisti, tutti attivisti di Askatasuna. Un giovane studente delle scuole superiori sarebbe stato arrestato.
La sera del 22 febbraio, un nutrito gruppo di antagonisti, nel tentativo di aggirare le forze dell’ordine, schierate a presidio dell’hotel, aveva attaccato i poliziotti del reparto mobile con un fitto lancio di bottiglie e bombe carta. Un ordigno, con all’interno delle schegge, aveva colpito un agente alla gamba. Altri poliziotti erano rimasti feriti negli scontri. Per disperdere i manifestanti, la polizia era stata costretta a impiegare un camion con gli idranti. In seguito c’era astata anche una carica in corso Inghilterra, con un fuggi fuggi fino nel centro della città.

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