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Perugia, attivista di PaP accoltellato, la polizia indaga sulla rissa

La Digos di Perugia sta ricostruendo quanto successo la scorsa notte nei pressi di una plancia per l'affissione di manifesti elettorali a Ponte Felcino, alla periferia della città. Due attivisti di Potere al popolo hanno denunciato di essere stati aggrediti (uno accoltellato, uno colpito alla testa) da quattro persone. L'accoltellato, un uomo di 37 anni, ha sporto denuncia contro ignoti per lesioni gravi e ha fornito alla polizia anche i suoi vestiti insanguinati e lacerati da un'arma da taglio che gli ha provocato quattro ferite, due alla schiena e due alle gambe. 

CasaPound ha però replicato che "gli aggrediti" sono i propri militanti che erano "disarmati" e si sono limitati a difendersi da un attacco a freddo".
La polizia sta indagando nel massimo riserbo e sta raccogliendo le varie testimonianze e acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Sul posto hanno svolto rilievi anche gli esperti della scientifica. Non è stata ancora formulata ufficialmente alcuna ipotesi di reato ma le indagini sarebbero orientate verso una rissa tra due gruppi con responsabilità e ruoli ancora da definire.
Viola Carofalo, portavoce di Potere al Popolo, commentando il ferimento dei due attivisti a Perugia, ha chiesto la messa fuorilegge delle organizzazioni fasciste: "Il clima è pesante. In questo ha colto il punto il sindaco di Palermo Orlando, affermando che l'antifascismo è un elemento fondamentale della Costituzione e va difeso. Penso alle dichiarazioni di Di Stefano, che ha rivendicato il suo essere fascista, ma anche a Minniti, che ha provato a bloccare la manifestazione pacifica di Macerata. Queste persone sono un pericolo per tutti, vanno messi fuori legge. I politici devono smettere di difendere le organizzazioni fasciste in Italia".

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