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7 gennaio 1978/5. Reale ricorda quel giorno di qualche anno fa ad Acca Larentia


Pubblichiamo un'altra testimonianza sul rito di Acca Larentia. L'ha rilanciata stamattina sulla sua pagina facebook Giacinto Reale e ricostruisce il suo 7 gennaio di sei anni fa. Il racconto è preceduto da una breve riflessione polemica sulle modalità della manifestazione unitaria in programma il 7 gennaio tra Appio e Tuscolano. 

 Ho saputo solo poco fa di una manifestazione unitaria per il 7 gennaio, commemorativa dei fatti di Acca Larentia. In verità, un manifesto c’era (è quello sotto), ma era anonimo, e non aiutava a capire, così come l’assenza assoluta (a meno che non mi sia sfuggito qualcosa) di quel tam tam propagandistico che sempre su FB aveva accompagnato la cerimonia. Se è il prezzo da pagare alla “unitarietà”, mi sembra, in verità, troppo esoso. Qualche anno fa (mi ero appena affacciato su FB, riprendendo qualche vecchio contatto), ci andai, e ne uscì fuori questo pezzullo, che, a rileggerlo, mi piace e mi convince ancora.
  
Eccomi qua, nella piazzetta antistante la vecchia sezione, che faccio –dopo oltre 20 anni- il saluto romano, al “Presente” affidato alla voce stentorea di un Bruno pelato come Yul Brynner….io, che ho partecipato a decine di cortei, manifestazioni, sit in, fiaccolate, ma ho sempre avuto una sorta di pudore a fare quel saluto, al quale attribuivo un che di “sacrale” (come anche all’ appellativo “camerata” che si spreca su fb), quasi fosse un ponte di congiunzione con chi, negli anni mi aveva preceduto….forse con l’età sto diventando sentimentale, o, più probabilmente, è la particolare circostanza che ha preso il sopravvento Avevo deciso stamattina di esserci (e in un post ho anche spiegato perché)…..in sovrappiù ho letto un post di Titti: “alle 16,00 mobilitazione antifa all’Alberone”…..ma che vogliono questi, dopo 40 anni ancora a questo punto siamo ?.....parto, nonostante qualche perplessità (eufemismo) di mia figlia…..il traffico è lento…..passo davanti alla sezione comunista dell’Alberone e do un’occhiata: una cinquantina di pischelli, di quelli che “a fiuto” mi pare non hanno voglia e forza per “mobilitare” granchè….nessun problema Comunque, parcheggio come mi insegna l’esperienza: non troppo vicino (se la cosa degenera, meglio tenere l’auto “fuori portata”), né troppo lontano (hai visto mai, qualche “ronda” antifa in caccia)……in piazza siamo pochi, troppo pochi….su fb avevo letto di adesioni oceaniche, ma qui siamo circa 150, equamente divisi tra giovani virgulti e vecchi fusti…..anzi no, forse noi “vecchi” siamo di più….capelli pochi e bianchi, occhiali, sciarpe e cappellini di lana, qualche intuito problema di prostata…..vedo Adriano che saluta a destra e manca (lui è il “politico”)….Mario (è poi venuto….) vero “maestro” , circondato da ragazzi che pendono dalle sue labbra, Vincenzo che si aggira –sempre nervoso- tra le fila….e poi altri, di cui non so il nome, ma che ricordo di aver incontrato a fine anni 70 alle manifestazioni del MSI Dopo il “Presente” ci tratteniamo nella piazzetta….io giro un po’ da solo, mi accosto a qualche gruppetto….sento aria di amarcord e mi defilo con garbo….la nostra è veramente l’ultima generazione che può definirsi neofa o postfa….cementata da anni di lotta, carceri e caduti….ci scrutiamo in volto, e cerchiamo quasi di recuperare, lì, in quella piazzetta, il sapore dei nostri vent’anni…… Alla fine, mi affaccio alla sezione e da dentro guardo le scalette dove si erano appostati e dalle quali scesero gli assassini quella maledetta sera…..all’interno ci sono dei ragazzi che arrotolano manifesti…anche Franco, Francesco e Stefano dovevano andare a fare volantinaggio…erano ragazzi coraggiosi…non temevano gli avversari e la persecuzione del regime, ma una sventagliata di mitra no, non se la aspettavano proprio….un crimine che ancora oggi rimane assurdo e “ingiusto”.

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