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Ricordando Tonino Torre nel quinto anniversario della sua scomparsa


Sono trascorsi già cinque anni dalla scomparsa di Tonino Torre, l'ultimo leader della destra radicale.
In suo ricordo, proponiamo un ricordo sentimentale, scritto di cuore, da Pasquale Gargano, uno dei tanti giovani partenopei da lui iniziati all'impegno politico. Con poche parole, come gli sarebbe piaciuto.


"Non usate alcuna parola superflua, alcun aggettivo che non riveli qualcosa". Il comandante, così ci piaceva chiamarlo, era fatto così. Un uomo che non regalava aggettivi al vento, un amico che sapeva consigliarti sempre per il meglio e che oggi a cinque anni dalla scomparsa ci lascia in eredità il suo ricordo ed un bagaglio d'esperienza, un dono prezioso per chi come noi ha avuto l'onore di conoscerlo. 
Un valore, un legame fraterno che va oltre la vita terrena, una virtù che si materializza quando puoi condividere l'idea politica con una persona speciale, una freccia che è scoccata quando ho conosciuto Antonio Torre.
Tonino, in questo modo lo chiamavano affettuosamente i ragazzi del CUIB di Viale Elena, una maniera affettuosa per chiamarlo, un modo a cui io stesso ho fatto fatica ad abituarmi, essendo l'ultimo arrivato.
L'uomo nuovo, un modello da seguire per edificare il domani. Un leader sempre presente che ti faceva sentire al sicuro, sempre pronto a difendere i suoi ragazzi.
Queste parole non possono avere un solo autore, credo che esprimendo questi concetti che si possono sintetizzare in poche righe, penso che questo memento costituisca il pensiero di chi ha vissuto la militanza politica accanto al Comandante Tonino Torre,"Amici che hanno tutti gli occhi neri e capelli che non conoscono il vento".

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